Darkwing vol. 1- La Spada dai Sette Occhi

Darkwing 1 cover 15x21Davide Cencini
Fantasy, 404 pagine
EDIZIONE REDUX – Versione restaurata con scene extra

Un viaggiatore giungerà per reclamare la Spada

Terra. Un futuro non molto lontano. Una nuova fonte di energia promette di cambiare il mondo, ma quel sogno si trasforma in una catastrofe. Peter scompare nell’esplosione. Sembra la fine, invece è l’inizio di uno straordinario viaggio. Scopre di essere in un luogo chiamato Corown, dove viene scelto dalla Spada dai Sette Occhi per diventare il Darkwing, un guerriero investito di un potere terribile e oscuro che rischia di consumarlo. Riuscirà a servirsene per proteggere coloro che ama?

La Spada dai Sette Occhi (Darkwing, #1)

 

Leggi recensioni


Ascoltalo in formato audiolibro su

Ordinalo in formato cartaceo su:

amazon-badge 800x600_1026201511562_giunti-al-punto ibs logofb feltrinelli libreria-rizzoli logo_youcanprint azeta_bar_01 hoepli-logoliberrima-logo libreriauniversitaria unilibro-logo libraccio

Versione ebook disponibile su:

amazon-badge 800x600_1026201511562_giunti-al-punto ibs logofb kobo_logo feltrinelli libreria-rizzoli logo_youcanprint hoepli-logo google-play-logo bookrepublic-logo feedbookslibreriauniversitariaunilibro-logo


Altre edizioni

Darkwing - Libro I - La Spada dai Sette OcchiLa Spada dai Sette Occhi esordisce nell’agosto 2010 con una prima versione autoprodotta.

Questa edizione “alfa”, ormai da considerarsi una vera e propria rarità, constava di 420 pagine in formato 15×23 ed è stata stampata in tiratura limitata tramite ilmiolibro.it. La cover double-face è stata realizzata da Malte Walter.

La versione alfa non presentava differenze sostanziali rispetto a quella successiva di Ute Libri, a parte per l’editing durante il quale vennero riscritti alcuni passaggi; il principale cambiamento è stato inserire una teoria più approfondita sul funzionamento del reattore Prometheus.

Due anni dopo questa release di prova, il progetto passa nelle mani di Ute Libri, che pubblica la prima edizione ufficiale de La Spada dai Sette Occhi nel settembre del 2012.

Per l’edizione da libreria viene realizzata una nuova cover, anche questa double-face, da Federico Musetti (qui un post col processo artistico). Il formato viene ridotto a 14×21 cm con font a 11 pt il che porta il numero di pagine a 550 e il prezzo di copertina a €18,00. Il libro viene distribuito in cartaceo e in ebook da Ute fino al dicembre 2016 quando l’attività di questo editore cessa e i diritti tornano stabilmente nelle mani degli autori.

Nel febbraio 2017 viene pubblicata l’edizione Redux, che contiene approfonditi interventi di editing e varie scene inedite, nonché alcune migliorie a livello di grafica e impaginazione. Questa edizione è distribuita inizialmente da Pubme che cede poi tutto il proprio catalogo in gestione a Streetlib nei primi mesi del 2018.

Dopo l’uscita della Redux, l’edizione Ute è da considerarsi ufficialmente deprecata, poiché la Redux contiene alcuni importanti cambiamenti di trama rispetto alla versione originale (qui una lista dettagliata dei cambiamenti).

Nel marzo 2020, a causa di una riorganizzazione, il catalogo migra nuovamente, stavolta da Streetlib a Youcanprint. Con l’occasione vengono applicate alcune migliorie alla grafica di copertina e a quella dei capitoli interni, senza però apportare alcuna modifica al testo se non per piccole correzioni. Il formato torna a 15×21 per uniformare il carattere con gli altri libri e ridurre il numero di pagine a 400 circa.

Attualmente, il titolo è distribuito da Youcanprint per tutto il comparto online e da Manicomix Distribuzione per le fumetterie.

Come riconoscere la propria edizione

Originale
Ute Libri
(obsoleta)
Redux
Pubme/Streetlib
(corrente)
Redux
Youcanprint
(corrente)
201220172020
La Spada dai Sette Occhi
Fuori commercioFuori commercioDisponibile

24 risposte a Darkwing vol. 1- La Spada dai Sette Occhi

  1. Silverware ha detto:

    @ Lady Ruiza Lucifer ha scritto il 23 feb 2013 12:11 su Anobii:
    http://www.anobii.com/books/review/5456be98dd9726c65e8b4591

    4/5 stelle

    Un nerd che finisce catapultato in un mondo fantasy come quello dei giochi di ruolo di cui è tanto appassionato? Davide Cencini ci racconta le avventure di Peter Klein in Darkwing!
    Chiunque leggendo un libro fantasy oppure giocando ad un videogame fantasy penso si sia chiesto almeno una volta “chissà come sarebbe la mia vita se entrassi in questo mondo? Se grazie a poteri magici potessi cambiare, salvare vite, e vivere un avventura emozionante, piena di azione, sentimenti, conoscendo persone fantastiche… non sarebbe fantastico?”Se vi riconoscete in queste mie poche parole, allora dovreste dare una possibilità a Darkwing. Si tratta di un fantasy italiano scritto da Davide Cencini, che ci porta in una terra futuristica in cui il protagonista, Peter Klein, nerd appassionato di fantasy e giochi di ruolo appena promosso a responsabile della sicurezza della EnerFed, viene coinvolto in un incidente negli stessi laboratori della compagnia per cui lavora. Creduto morto dopo l’esplosione, Peter in realtà viene catapultato in Corown, lasciando nel suo “mondo” , la Terra, la nipote quattordicenne Amanda, hacker rimasta orfana in un attentato, il cui unico legame di sangue è la figura dello zio scomparso. A prendersi cura della ragazza dopo la scomparsa dello zio è Jasmine, amica di Peter e scienziata creatrice del prototipo di energia alternativa che ha causato l’incidente in cui è stato coinvolto il protagonista. Nel mondo di Corown, ovviamente Peter viene catapultato in una fantastica avventura che ha il fine di riportarlo a casa, anche se è costretto ad accettare un ruolo che non vuole.Il libro si presta ad una lettura molto scorrevole, affrontando temi diversi, come quello “insolito” delle energie alternative, mostrando attraverso vari flashback il passato travagliato del protagonista, toccando tematiche attuali come disagi familiari, violenza domestica, attentati terroristici e problemi ambientali. Mi è piaciuta l’ironia e la caratterizzazione del protagonista, che si è mostrato come un personaggio molto alla mano, divertente e non standardizzato. Affascinante è anche la figura di Jasmine, scienziata, amante del suo lavoro e migliore amica del protagonista, così come coinvolgente è anche le figura della quattordicenne Amanda. Ho trovato molto valide e curate le descrizioni dei paesaggi, e avvincenti sono state anche le descrizioni dei combattimenti, così coinvolgenti e ricche di dettagli da riuscirmi davvero a far immaginare nitidamente quello che veniva descritto. Il finale, ovviamente, preannuncia che Darkwing è un’opera seriale, che prevede un futuro continuo per le avventure del nostro Peter. Quindi non ci resta che aspettare che le nuove avventure del mondo di Corown prendano vita dalla mano di questo valente autore italiano! Per noi di Illyon, è sì!

    Per contattare l’autore, conoscere l’opera e avere tutte le informazioni che desiderate sul libro vistate il sito web ufficiale di Darkwing.

  2. Silverware ha detto:

    @ Drago Della Luna ha scritto il 14 mar 2013 19:59 su Anobii:
    http://www.anobii.com/books/review/5456be98dd9726c65e8b4596

    5/5 stelle

    E’ il sogno segreto di qualunque giocatore di ruolo nerd: vivere per davvero anche solo per un giorno nel mondo dei suoi giochi.
    E Davide Cencini ci fa sognare questo, attraverso le avventure di Peter, messer Duckwing, alle prese con quanto di più classico la mente di un master possa concepire per una campagna fantasy al tavolo.
    La vita di Peter, quel suo svegliarsi la mattina, rispecchia ciò che qualunque giocatore di ruolo riconoscerà come vero e sacrosanto e proprio per questo, per vederlo chiaramente scritto nero su bianco non potrà fare a meno di riderne e dire all’amico “è vero!! E’ proprio così!!”.
    E la vita su Corown è il nostro sogno segreto, fatto di avventure e combattimenti che pompano adrenalina e fanno galoppare il cuore a mille, un mondo fatto di sottigliezze che cambiando la prospettiva rendono anche una foresta maledetta un luogo meno tetro di quanto si possa pensare, un mondo fatto di persone culturalmente molto diverse da noi, eppure vere e profonde. Un mondo che magari segue ed esaspera più di qualche stereotipo tipico del fantasy.
    Tanto bello, tanto ben scritto (a parte qualche incertezza lessicale su periodi ipotetici e tempi verbali che mi ha fatto storcere il naso, ma non a sufficienza da togliergli una stella!), taaaanto divertente.

    Consigliatissimo per tutti.

  3. Silverware ha detto:

    @ Gimli8488 ha scritto il 25 set 2014 09:53 su Anobii:
    http://www.anobii.com/books/review/5456be98dd9726c65e8b45a5

    4/5 stelle

    Ogni citazione raccolta (da Devilman a Brancaleone, passando per i Cavalieri dello Zodiaco e con l’onnipresenza di D&D) costituisce una sorta di piccola chicca disseminata nel corso della trama, come uno zuccherino dato al cavallo che si comporta bene nell’esecuzione di una gara…

    Il voto non raggiungerebbe le quattro stelle piene per due semplici motivi: il primo, è che troppe cose vengono, secondo me lasciate in sospeso (è un difetto tipico delle saghe, nessuna esclusa, che serve a convincere il lettore ad andare avanti ma che col tempo diventa un cliché) e lo stile che secondo me deve ancora maturare. Per quello, Davide ha ancora tempo e di sicuro avrà occasione di darci dimostrazione dei suoi miglioramenti col prossimo libro. Parlando di tecnica, l’unica cosa che forse deve migliorare sensibilmente è la gestione del punto di vista, un po’ traballante alle volte. Forse, affidando i paragrafi al punto di vista di un singolo personaggio, la cosa potrebbe costituire un miglioramento notevole. Ma credo che il risultato vada comunque premiato e che non si debba restare indifferenti di fronte a questo romanzo.

    Passando alla trama: la storia dell’oggetto malvagio che, poco alla volta, corrompe il portatore, è un tema classico (che più classico non si può). Ma è in come viene gestito questo tema la forza di Darkwing. Se l’Anello era “quiescente” e solo dopo molto tempo finiva con l’influenzare Frodo, la Spada dai Sette Occhi è particolarmente viva (e infida…e bastarda…anche se non nel senso tecnico del termine…). Cerca costantemente di corrompere il protagonista, riuscendoci in alcune occasioni, portandolo a sussurrargli nell’orecchio cosa fare, minando la sua sicurezza, tentandolo.

    Anche il continuo giocare con i cliché tipici del fantasy (dal nano virile ad ogni costo, alle spade incantate per avvisare dei pericoli, fino ai mezz’orchi “personal trainer”) non può che trovare la mia assoluta approvazione.

    Insomma, un grosso “in bocca al lupo” all’autore, in attesa del prossimo libro (che già dal titolo mi rievoca scene di “Brucecampbelliana” memoria).

  4. Silverware ha detto:

    @ Commento lasciato da Roberto Saguatti su Goodreads il 16 novembre 2016
    https://www.goodreads.com/review/show/1756821003?book_show_action=false&from_review_page=1

    http://www.animadidrago.it

    Ammiro molto Davide, spesso ci incrociamo in qualche fiera, è uno che come me crede nel suo prodotto e si mette in gioco per farsi conoscere (e quando uno lo rincontri significa che non vende patacche ma merce di qualità). Poi con lui c’è sempre Rita che disegna quelle copertine fantastiche… e sul prossimo libro più che la dedica di Davide provo a farmi fare un disegno da lei… o magari entrambi.

    Ho comprato il libro a scatola chiusa, né letto la quarta né sfogliato 100% fiducia, e non posso nascondere il mio stupore quando aprendo le prime pagine non ho trovato la mappa. LA MAPPA! Che fantasy è senza mappa? Nota di demerito. Spero abbiano rimediato nei volumi seguenti.

    La narrazione parte banale, classica fin troppo stereotipata seppur ben descritta ed emozionante, non posso però nascondere qualche sbuffo di impazienza convinto di aver preso una mezza fregatura. Quando però sono arrivato al secondo capitolo ho compreso che Davide mi aveva preso in giro e, con questo, guadagnato un sacco di punti di merito. Mi son fatto una bella risata e ho riguardato al libro con occhi nuovi.

    La trama si biforca in binari paralleli uno ambientato sul mondo “reale” e uno su un piano “fantasy”. L’ambientazione fantastica ha, giustamente, in questo primo libro la maggiore rilevanza anche se l’intuito mi dice che in realtà sia l’altra trama quella principale. La derivazione dal gioco di ruolo si sente forte tanto che gli eventi si susseguono in episodi, in quest, non come un romanzo classico, la cosa non mi dispiace anzi il nerdacchione che è in me non può che godere di tutto ciò anche perché Davide è molto bravo a coinvolgere ed emozionare nella frenesia delle avventure. Questa struttura però penso possa essere “difficile” per chi non ha mia giocato con i dadi.

    Anche lo schema creazione personaggio e susseguente formazione del party è molto da gioco di ruolo – videogioco, a me piace è una questione di gusti. Non si può non notare quanto a Davide piaccia descrivere (è vero io non sono un amante delle descrizioni e ho poca pazienza) questo appesantisce alcuni pezzi che comunque risultano inseriti in una narrazione altrimenti sempre fluida (fatta eccezione del mega spiegone da parte dei monaci che forse si poteva diluire in più fasi).

    La creazione del mondo è ben eseguita (ah quanto serviva una mappa) complessa ma comprensibile. Mi piace l’inserimento dei Cyborg-simbiotici ben realizzato. Gli scontri sono ottimi, dinamici e appassionati ma soprattutto credibili. Molto ma molto bella la parte della foresta stregata. Piacevolmente inserito anche il fatto che i “cattivi” compiano azioni.

    L’influenza del destino è alta, probabilmente a causa della struttura a gioco di ruolo in cui la Quest viene ricercata portandovi il protagonista con ogni mezzo. D’altronde l’episodio che porta il nostro eroe ad ottenere la spada dai sette occhi è un segno del destino ben evidente.

    I personaggi secondari sono quelli meglio realizzati sia quelli nel mondo reale che in quello fantastico. Il protagonista è un tantino eccessivo, un power-player che risolve sempre tutto e di una smargiasseria a volte irritante. Avrei gradito l’emergere di una parte più dubbiosa meno sicura anche se questo “eccesso” si può probabilmente attribuire all’influenza della spada sul protagonista. Gustoso invece il dualismo spada-protagonista quando essa inizia a parlargli e si avverte il dilemma fra la necessità di usare la spada per bisogno dei suoi poteri in contrasto con la volontà di non lasciarsi sopraffare da essa e dalla sua cattiveria.

    Il finale non esiste è solo la fine di un “episodio” il che rimanda ai volumi seguenti.
    Alla prossima fiera mi procurerò entrambi i libri perché ne vale assolutamente la pena e solo allora inviterò Davide nella tana del drago.

    Consigliato a chi ama i giochi di ruolo e a chi vuole provare una simile esperienza.

  5. Silverware ha detto:

    @ Commento lasciato da Chiara su Goodreads il 13 agosto 2013
    https://www.goodreads.com/review/show/693575357?book_show_action=false&from_review_page=1

    Caro signor Davide, siamo lieti di comunicarle che il suo libro non solo ci è molto molto piaciuto, ma che da oggi in poi saremo sue fans! 😉 Darkwing è una bellissima lettura tra fantasy e fantascienza. Per me (basta con il plurale majestatis) – che sono cresciuta con Spielberg e con i grandi narratori visivi degli anni ’80 – il romanzo rappresenta non solo un omaggio “di stile” ma anche una eredità. Humor, continue citazioni che manderebbero in sollucchero nerd e non, azione, emozione, e tanta avventura nel senso più classico resa magistralmente dall’autore, che come stile di scrittura non ha nulla da invidiare ai grandi narratori d’oltreoceano, se non – forse – per esperienza. Ebbene, diciamo in franchezza che una serie tv o una a fumetti sarebbe la ciliegina sulla torta per un lavoro non trascurato sotto nessuna forma: né grafica, né editoriale.
    Ci piace! (è tornato il plurale ihihihih).
    Non metto 5 stelline per non creare l’effetto boomerang (molti lettori di autoprodotti o di piccole realtà editoriali, se vedono troppi voti alti dicono che sono falsati). Ebbene, il mio quattro è un 4.90. Che si sappia.
    E, soprattutto, che sia noto che Darkwing supera di gran lunga molta paccottiglia editata/importata da grandi case editrici.
    Ci aspettiamo molto dal seguito della saga, e – con pazienza – attendiamo di poterlo leggere.

  6. Silverware ha detto:

    @Commento lasciato da Francesca Urbinati su Goodreads il 15 marzo 2013
    https://www.goodreads.com/review/show/561599013?book_show_action=false&from_review_page=1

    Letto in pochi giorni, è stato davvero una bella scoperta.
    Finalmente una storia fantasy fresca, con umorismo ben dosato e un po’ di sci-fi mescolata a dovere, che non disturba affatto anzi aggiunge una ulteriore dimensione alla storia.
    Ho trovato un paio di refusi e doppi punti esclamativi/interrogativi qua e là: utili per enfatizzare le scene in un fumetto ma che -almeno così mi hanno insegnato- non andrebbero usati nei romanzi.

    A parte questi piccoli e perdonabilissimi dettagli, l’impressione finale è più che positiva e non posso che consigliare Darkwing a chiunque sia stanco del “solito fantasy serioso”, ami i giochi di ruolo o le avventure condite con sano umorismo.

  7. Silverware ha detto:

    @ Commento postato dai Demiurghi il 13 aprile 2013 su Goodreads:
    https://www.goodreads.com/review/show/561263747?book_show_action=false&from_review_page=1

    Assolutamente da leggere!!

    Un fantasy made in Italy degno di tale nome, carico di humor, dotte citazioni, palesi ispirazioni più o meno colte e… avventura.

    Per una recensione più dettagliata de I demiurghi, seguite il link: BIBLIOTECA: Darkwing
    http://www.cronachedellalegiomultima.it/2013/03/biblioteca-darkwing-i-la-spada-dai.html

  8. Alessandro Ricchello ha detto:

    Per la rubrica “Libri d’amare e da mare” (pessima battuta, ma who cares), mi appresto a recensire un libro che mi ha tenuto compagnia nei giorni scorsi in spiaggia in Puglia, e che mi sento caldamente di consigliare per vari motivi: Darkwing.
    (non ci sono foto di me che lo leggo in spiaggia ma credetemi sulla parola)

    Pregi:
    – Il testo è scorrevole e fila che è una meraviglia, ho mangiato le pagine. Lo stile potrebbe essere considerato un po’ immaturo, e in effetti la realizzazione del libro risale a un po’ di tempo fa, ma a me non è dispiaciuto.
    – I cambi di formalismo e registro linguistico sono ben congegnati, niente da ridire. Apprezzo la scelta di non appesantire troppo utilizzando sempre (a volte succede, giustamente) un linguaggio consono alla classe sociale dell’oratore, anche se qualcuno potrebbe indicarlo come una “semplificazione che non rende completa l’immersione nel tessuto socio-culturale del mondo” (aaah, i Master fissati col realismo!).
    – Il lettering non ha un font da formiche, si legge anche senza tenere il naso incollato alla pagina.
    – I personaggi sono caratterizzati benissimo, umani anche quando appartenenti ad un’altra razza (battutaccia, sorry), stereotipati solo un minimo in un paio di caratteristiche ma unicamente a fine umoristico.
    – Citazioni “nerd/otaku” a iosa, ma basta avere una cultura cinematografica aggiornata agli anni 80/90 per capirne il 70% abbondante e ridere di gusto.
    – Colpi di scena e sottotrame con indizi sparsi prima della rivelazione, quindi niente rivoluzioni che saltano fuori dal nulla, cosa che non dovrebbe mai accadere in una trama seria.
    – Botte da orbi e mezz’orchi. No ok, non se le danno e basta, non è Dragonball, ma di scontri ben congegnati ce ne sono.
    – Il fantasy e realtà sono ben mescolate in vicende che toccano argomenti anche importanti e attuali.

    Parti epiche. Saranno esenti da spoiler, leggetele in sicurezza. Ne cito giusto un paio per darvi un’idea di quanto sia divertente):
    – i frati sono uno spasso, specialmente il mezzo orco e il nano. Non dico nulla altrimenti rovino il gusto della sorpresa e le battute, ma di sicuro le apprezzerete.
    – “noi uomini vediamo solo in 16 colori”. Trovare in un libro una delle mie battute usuali è stato bellissimo (per dovere di cronaca: tengo davvero una tabella con le sfumature delle varie tonalità, quando ho bisogno di fare una descrizione. Il mio input visivo non distingue di primo acchito la sottile differenza tra rosa pesca e rosa salmone.)

    Difetti. Purtroppo nemmeno questo libro è esente da difetti, e sebbene ne consigli l’acquisto, reputo corretto illustrare anche ciò che io ho trovato migliorabile o non di mio gusto. La maggior parte sono difetti editoriali però, quindi state tranquilli.
    – Primo tra tutti e più importante: finisce e la seconda parte ancora non è uscita. è come darti un assaggio di una torta fantastica e poi dire “non puoi averne ancora” D: Spero vivamente che il secondo libro esca presto, e se la stampa non è in programma a causa di problemi editoriali, beh, se potete, fate un progetto Kickstarter (consiglio valido anche per altri libri e autori), io prenoterò sicuramente il pack migliore che i miei risparmi potranno garantirmi.
    – Ci sono errori che una rilettura un po’ attenta avrebbe trovato, ma questo è un difetto da imputare più all’editor e al controllo qualità. Solo un lettore alle prima armi crede che al giorno d’oggi l’autore faccia tutto, e nessuno è esente da errori di battitura o sviste.
    – I capitoli sono molto ampi. Non è un male, solo un’opinione personale. Non dico di farli di 5-6 pagine come faceva Robert Jordan, ma va beh.
    – Altro difettuccio, legato all’edizione, è la qualità del libro. Non è tanto il fatto che sia brossurato, ma la qualità della carta: rimane abbastanza deformata dall’apertura e pesa un sacco. Ci si può soprassedere, ma personalmente preferisco i libri che resistono bene alle riletture senza rovinarsi troppo, soprattutto perché quando un libro vale io lo consiglio e presto il più possibile, per diffonderlo, quindi spero che nei prossimi volumi questa cosa venga un po’ migliorata.

    Ora parliamo dei difetti stilistici.
    – Qualcuno potrebbe inoltre trovare da ridire sullo “spiegone” del frate che inizia a pagina 99 e ne dura ben 15. Sì, questa parte getta tutte le basi del “lore”, della storia del mondo, ma al contempo rischia di sovraccaricare la mente del lettore di troppe nuove informazioni. Per me non è stato un problema, sono abituato, e adoro quando viene dipinto un quadro completo di un mondo, con tanto di approfondimenti sul passato e sulle razze minori e non un semplice abbozzo che riguarda solo ciò che è necessario ai fini della storia, ma molte persone non hanno questa resistenza. Mi viene perciò da consigliare, per il futuro, di spezzare un po’. Ad esempio quella parte la si sarebbe potuta spiegare facendo fare un giro per il monastero e il villaggio e trattando di volta in volta un nuovo aspetto. La parte sulle feste e le lezioni di storia sono un ottimo esempio di quello che intendo.
    -Altro difetto che ho sentito un po’: ogni tanto ci sono cose o modi di parlare leggermente fuori contesto. Ad esempio, il bambino di circa 10 anni che fa un lungo discorso a Peter verso la fine del libro, che in un paio di occasioni adopera vocaboli un po’ fuori posto nella sua bocca. Oppure la vecchietta a fine libro, che ha una cassetta per le lettere fuori casa (mi è sembrata strana come cosa, in un fantasy) e dice “demonio”, che magari era possibile sostituire con un’espressione più tipica di quel mondo.
    – Ultima nota dolente: voglio sapere che diavolo è un blorgh, mi va bene anche come extra a fine dell’ultimo libro, ma non osate tralasciare questo dettaglio con una scusa! Pretendo una spiegazione! D:<

    Cose che mi sarebbe piaciuto vedere:
    – Una rappresentazione dei protagonisti principali, magari anche degli altri un po' meno importanti. È vero che queste illustrazioni ci sono già online e molte altre illustrazioni (fighissime) sono contenute nel fumetto/prequel/extra (di cui consiglio caldamente l'acquisto), ma una pagina con disegno di gruppo o qualche miniatura in mezzo al libro (stile primi libri di Harry Potter) l'avrei apprezzata molto, anche se so che non è colpa dell'autore ma dell'editore.
    Da quanto mi è dato capire dal blog dell'autore, questo succederà per altri libri (che si spera riescano ad uscire a breve!), speriamo bene.

    La recensione è finita, andate a leggere. Seriamente, è un libro italiano veramente ben fatto e che mi sento di consigliare, soprattutto agli amanti del fantasy d'azione, fate i bravi: supportate un autore connazionale e regalatevi una bella lettura.

  9. Silverware ha detto:

    @ Commento postato da Dario Sansonetti su Facebook il 25 dicembre 2013:

    Ho incrociato per caso Davide durante la presentazione del libro a villa potenza ed a primo impatto Darkwing mi è sembrato un libro discreto, che valesse la pena di leggerlo senza aspettarsi l’eccellenza.
    Pagina dopo pagina la mia opinione è cambiata.
    Capitolo dopo capitolo aspettavo sempre con più ansia il momento in cui prendevo il libro tra le mani ed iniziavo a leggere fino a quando non ho letto l’ultima pagina.
    Ora come avevo promesso a Davide esprimo il mio giudizio sul libro:
    E’ BELLISSIMO!!!
    Ho provato a cercare altre parole ma queste mi sembrano le più adatte.
    Ho letto altri autori italiani di fantasy ma non mi hanno coinvolto come Darkwing.
    Quando verrà pubblicata la seconda parte?
    Voglio tornare su Corown!!!
    Grazie Davide .
    Dario Sansonetti

  10. Pingback: Video recensione a “Darkwing, Libro I – La spada dai sette occhi” | Il sito di Giovanni Garufi Bozza: romanzi, psicologia, recensioni e interviste radiofoniche

  11. Silverware ha detto:

    @ Commento lasciato su Facebook da Lorenzo Capra il 23 agosto 2013:
    Piccola recensione da parte di un sedicenne che ha letto in un fiato tutto il libro e che l’ha adorato:
    voto:4,8/5
    Un libro bellissimo, l’ho letto in un fiato, la trama avvincente e anche i collegamenti scientifici realistici e fatti bene.
    I personaggi hanno tutti una loro personalità ben distinta e sempre messa in evidenza.
    Un solo capitolo non mi è piaciuto, quello del flashback sull’arrivo nel nuovo mondo da parte di Lidia e Lerrit, l’ho trovata un pochino fuori luogo.
    Comunque mi è piaciuto moltissimo e dopo aver incontrato l’autore a Vinci mi aspetto molto dagli altri sei libri!!
    Continuate cosi!

  12. Silverware ha detto:

    @ Commento postato da profgemelli profgemelli@gmail.com su IBS.it (21-02-2013):
    Con La spada dai sette occhi si apre una saga fantasy che, per una volta, spero che continui. Si tratta del primo fantasy italiano moderno che ho incontrato ad essere arricchito da una buona dose di humor. L’autore non si fa troppi problemi a preparare un divertente megafrullato di: Il Signore degli Anelli, Jurassic Park, Starwars, Paperino, He Man, Terminator, Dungeons & Dragons, Warhammer, L’Armata delle Tenebre, Ladyhawke, La Cosa, Il giorno dei morti viventi, Spiderman, La Storia Infinita, Il Talismano, Star Trek, ecc… Il protagonista rimbalza tra due mondi paralleli e si barcamena goffamente nel tentativo di salvarne uno, di ricomporre la propia vita… e di non trasformarsi in una sorta i divinità malvagia. Si resta in curiosa attesa di sapere come proseguirà la vicenda. Se cercate un po’ d’ironia in un ambito piuttosto inflazionato da cloni tolkeniani, allora buon divertimento.
    Voto: 4 / 5

  13. Silverware ha detto:

    @ Commento postato da Massimo Tomasetta su ilmiolibro.it mercoledì 1 agosto 2012
    Voto 4/5
    Piacevole la lettura,ricca la fantasia,mi piace molto.Mi piace un po meno il saltare da un tempo all’altro e da un mondo all’altro senza una connessione precisa.Fondamentalmente non amo i giochi di ruolo,forse leggere il libro per intero forse può dare migliori risposte.

  14. Silverware ha detto:

    @ Commento postato da francesco.bertolino su ilmiolibro.it lunedì 16 maggio 2011
    Voto 5/5
    Bravo, mi piace il tuo stile! Complimenti anche per il sito e la veste grafica, sono “dettagli” che oggigiorno non possiamo dimenticare. Se ti va dá un’occhiata anche ai miei pargoletti, e al sito http://www.libri-fantasy.com. Abraços!

  15. Silverware ha detto:

    @ Commento postato da lordkap su ilmiolibro.it giovedì 28 ottobre 2010
    Voto 4/5
    SCIENCE-FANTASY
    A parte il gioco di parole, mi è piaciuta molto la storia del nostro eroe e tutto il background su cui è basata la storia. Questo intreccio di fantascienza e fantasy (che si nota in alcune spiegazioni) mi è piaciuto, ma soprattutto mi sono piaciuti i vari personaggi. La storia è interessante e non vedo l’ora arrivi il seguito.

  16. Silverware ha detto:

    @ Commento postato da Altarion su ilmiolibro.it martedì 3 agosto 2010
    Voto 4/5
    LETTO D’UN FIATO
    Mi volevo complimentare per questo romanzo che hai scritto. L’ho trovato molto originale e mai banale, come purtroppo spesso avviene per i libri fantasy. Mi è piaciuta particolarmente la varietà delle situazioni che ho trovato, si spazia dall’horror al comico, ma con naturalezza e senza forzature. Una piacevole ventata d’aria fresca nel fantasy italiano, continua così!

  17. Silvia ha detto:

    Finalmente ho trovato un po’ di tempo per scrivere la mia mini recensione!

    Si tratta di un libro fantasy, ma definirlo solo fantasy è riduttivo, inquanto riesce a mescolare anche elementi di fantascenza e horror. Si ride, si piange, si sogna, si pensa alla realtà dei nostri giorni e la transizione tra questi estremi è molto naturale. Capita spesso che uno scrittore abbia la tentazione di “metterci dentro di tutto” e ridurre così il proprio libro in un accozzare di pagine e tematiche senza nè capo nè coda: Darkwing invece è un libro scorrevole e piacevole da leggere, con personaggi simpatici e una storia interessante.

    Fra le caratteristiche peculiari di questo libro ci sono gli omaggi al fantasy “classico” di Tolkien e company (anche sotto forma di parodia) e i rimandi a tematiche moderne come le guerre di religione e la violenza sulle donne, sempre trattati con rispetto e mai con leggerezza.

    E’ giusto precisare, inoltre, che si tratta del primo libro della serie, per cui i personaggi e le dinamiche hanno tutto il tempo di svilupparsi ed evolversi. E io non vedo l’ora di leggermi il prossimo libro 🙂

  18. Nutella ha detto:

    Mi è piaciuto da morire!
    L’ho letteralmente divorato. Ci ho messo otto ore in tutto (diviso su due giorni).
    L’ultimo libro che mi ha rapito così tanto è stato “Trilogia Galattica” di Asimov (e non so se rendo l’idea del confronto che ti sei appena beccato… 😉 ).
    Molto ben scritto (adoro le descrizioni: quella della veste di Kia subito prima del combattimento con Sindel è una vera chicca per gli appassionati di GDR), trovo contesto, personaggi e storia nel complesso assolutamente godibili!
    Non vedo l’ora di leggere il secondo volume.
    Ancora davvero complimenti!

  19. cavallina ha detto:

    In questo week end al mare ho letto tutto il libro e debbo dire che è avvincente e mi è piaciuto.
    C’è umorismo ed alcune volte mi sono scoperta proprio a ridere, così come in alcuni punti la tensione e l’horror sono descritti in maniera coinvolgente.
    Alla fine del libro mi sono anche commossa in quanto la vicenda di Elyon è scritta in maniera tale che tocca il cuore.
    Ti faccio veramente i miei complimenti in quanto il tuo stile di scrittura con le sue descrizioni minute e particolareggiate permette al lettore di visualizzare ciò che è scritto e non è mai risultato né “pesante”, né “noioso”, anzi, c’è sempre il desiderio di vedere come va a finire.
    Aspetto il secondo libro che spero pubblicherai presto.
    Cavallina

  20. cavallina ha detto:

    Ciao Davide,
    il libro mi è stato consegnato con puntualità. Ti comunicherò a breve le mie impressioni.
    Cavallina

  21. Massimo ha detto:

    Seguo Davide da tempo, da quando scriveva fan fiction e brevi racconti, e ho accolto con molto interesse (e vive congratulazioni) l’idea che fosse riuscito a pubblicare il suo primo (e, visti i risultati, spero vivamente non ultimo) libro.

    Personalmente mi è piaciuto molto, l’ho letteralmente divorato con la stessa voracità con cui il protagonista avrebbe divorato un cosciotto di cinghiale, e il sapore era altrettanto buono. Ironico, a tratti sarcastico, sempre avvincente e con una trama che promette di svilupparsi in molte interessanti direzioni nei prossimi episodi, è pieno di riferimenti ad opere fantasy e non, che non sono messi lì semplicemente come riempitivi, ma come deliberati omaggi quando non vere e proprie decostruzioni e deliberati sfotto’. Al tempo stesso, non c’è solo umorismo, e questo non è esagerato al punto da trasformarlo in un’opera demenziale: l’ambientazione è interessante e sa alternare luci ed ombre, la tensione sa esserci quando serve, i personaggi sono molto ben caratterizzati e la storia coinvolge; il desidero di girare pagina per vedere cosa succederà dopo non manca MAI, cosa che non si può dire di molti e ben più rinomati autori.

    Il (piccolo) rovescio di questa medaglia è il fatto che la narrazione, sopratutto all’inizio, risulta forse un po’ frettolosa, mettendo in scena un gran numero di personaggi, eventi e informazioni in tempi e spazi minimi, cosa che può abbastanza traumatizzare chi ad esempio sia abituato ai ritmi di Tolkien (ma del resto, c’è anche chi i ritmi di Tolkien non li sopporta); in seguito comunque migliora sensibilmente, risultando molto più bilanciata con il progredire del racconto (e, immagino, dell’esperienza dell’autore, che, non dimentichiamolo, è al suo primo libro pubblicato), mostrando una notevole padronanza di spazi, tempi e toni soprattutto nell’ultima parte, dai tratti cupi e quasi horror quanto erano stati leggeri e spesso umoristici in precedenza.

    L’unico, vero neo del libro è che finisce davvero troppo presto… un grosso “in bocca al lupo”, Silver, e aspetto con ansia la prossima puntata 🙂

  22. Enrico Micheli ha detto:

    Salve a tutti ho finito da poco di leggere il romanzo e sono tornato come promesso a scrivere le mie impressioni. Devo dire che ho avuto conferma delle mie impressioni iniziali: ho trovato un buon libro, originale per i temi trattati e per il tono dissacrante che lo contraddistingue. Ho trovato particolarmente divertenti le citazioni sul mondo del fantasy e la distruzione e ricostruzione del di alcuni canoni del fantasy un po’ “ingessati”.
    Con questo non vorrei dare l’impressione che sia un libro comico, ci sono anche dei tratti ad alta tensione scritti molto bene, ma quello che ho trovato particolarmente interessante è stata la capacità di sfatare alcuni miti consolidati e reinventare il modo di scrivere fantasy.

    Spero di tornare presto su queste pagine per il secondo capitolo!
    EM

  23. Enrico Micheli ha detto:

    Salve, le anteprime mi hanno incuriosito e ho deciso di ordinare il libro, appena l’avrò letto posterò una recensione. Spero di trovare un buon fantasy ma che sia anche ironico e divertente, presto vi saprò dire se ho trovato conferma o no 😉

Lascia un commento