Exus, il Dio Corvo

“Dona ai tuoi amici, ed essi si approfitteranno di te fino a staccarti la carne dalle ossa; rivolgi loro uno sguardo di compassione, e ti caveranno gli occhi dalle orbite.” (Necrodominus 14,21)

Divinità maggiore
Allineamento: Tendenzialmente Malvagio
Simbolo: Un corvo crocifisso
Piano di residenza: Inferi, nel Palazzo Grigio
Testo sacro: Necrodominus

Ravenous, aspetto di ExusExus è il Dio della Morte e uno dei Cinque dei delle Origini. Si distingue dagli altri suoi pari per non aver partecipato alla creazione delle Sacre Armature, anzi si sospetta che durante la Guerra dei Sette Occhi servisse Xagash. I suoi adepti sono chiamati Necrofori; anche se questo titolo viene attribuito impropriamente a tutti i suoi seguaci, in realtà i veri “Necrofori” sono solo gli ecclesiastici.

La religione di Exus descrive l’esistenza mortale solo come un pallido riflesso della vita nell’aldilà, che i necrofori chiamano “la Vera Vita“. Quando un fedele muore ha l’onore di volare tra le ali del Dio Corvo e diventare parte del suo Eterno Banchetto. Poiché il fine ultimo di tutto ciò che vive è morire, la morte è solo il ripristino dell’ordine naturale delle cose, e la vita una breve parentesi dell’esistenza il cui unico scopo è servire Exus. In questa concezione l’esistenza umana ha valore solo come preparazione al passaggio nell’aldilà, rendendo il trapasso un momento di gioia, in cui si smette di lottare e soffrire e si torna alla perfezione.

Exus è allo stesso tempo un simbolo di morte e resurrezione. La Resurrezione è il premio per i più devoti, infatti solo coloro che si sono distinti per fede e abnegazione potranno vincere la morte, tornando tra i vivi come esseri senzienti superiori immuni alla vecchiaia, alla malattia e al dolore. Raggiungere questa condizione di perfezione significa realizzare la Vera Vita nel mondo mortale, una ricompensa concessa allo scopo di continuare a servire Exus fino alla fine dei giorni. Per coloro che non solo degni di tale dono c’è invece la punizione della “non-morte”, uno stato aberrante in cui un’anima viene intrappolata in un corpo marcescente privo di calore e spesso anche di volontà propria, solo per servire i fini dei necrofori.

Culto di Exus

I necrofori formano circoli ecclesiastici chiamati enclavi, divisi in una cerchia esterna e una cerchia interna.
La cerchia interna, formata da un consiglio di chierici più anziani e potenti, domina (o per meglio dire, tiranneggia) quella esterna che comprende i necrofori più deboli, i novizi senza poteri magici e i servitori del tempio. Ogni cerchia interna di solito è dominata da un incantatore capo denominato il “Primo Incantatore” del circolo.
Le enclavi necrofore non sono governate da un’unica superstruttura, anzi, sono indipendenti e spesso in competizione tra loro per territorio, risorse e fedeli. Tuttavia, in tempi recenti Vonatar ha riunito numerose enclavi sotto il suo controllo facendosi nominare Sommo Sacerdote, e il suo seguito continua a crescere portando la chiesa di Exus verso la piena unificazione.
Il culto di Exus ha origini antichissime; esistono consistenti testimonianze che fosse diffuso in vaste aree già in epoca preistorica (ca. 15.000 A.A.), ma poi la religione toriana ne ha represso la pratica entro i confini dell’Euras, mentre restano molte enclavi nelle Terre Grigie.

Necrodominus (v. approfondimento)
Il testo sacro dei Necrofori è suddiviso in vari libri, quelli più spesso citati sono il Libro delle Ceneri, il Libro del Giudizio e il Libro della Resurrezione.

Lingua
Gli incantesimi necrofori sono scritti generalmente in lingua arkan, mentre la liturgia è un misto di euriano e scintar con alcune formule più antiche in arkan.

Rapporti con le altre divinità
Exus è certamente il dio più isolato, in quanto ad alleanze. Non ha amici e non ne desidera. Tutti lo detestano, particolarmente il suo rivale Helios, e le altre divinità malvagie sono in competizione con lui. Malgrado si sia di tanto in tanto associato ad Orkul, Exus preferisce evitarlo in quanto nutre verso di lui un altezzoso disprezzo per il suo modo di agire privo di sottigliezza. Di recente la Spada dai Sette Occhi ha insinuato che in passato Exus sia stato servitore (volontario o forzato?) di Xagash.

Aspetti: Exus ne possiede due, uno aggressivo e uno neutrale.

Ravenous, il Corvo Predatore

Allineamento: Malvagio
Allineamenti dei chierici: LM, NM, CM.
Simbolo: Un corvo con falci al posto delle ali
Rappresentazione della divinità: Un corvo che banchetta con ossa umane.

Ravenous è l’Aspetto più aggressivo di Exus; la missione dei suoi seguaci è soggiogare il nemico, imporre con la forza il credo e sterminare senza pietà gli infedeli, che non sono niente di più che sacrifici per l’Eterno Banchetto. In nome di Ravenous qualsiasi atrocità è lecita poiché il Corvo Predatore ha potere di vita e di morte su tutto ciò che esiste. I chierici di Ravenous possiedono grande forza in battaglia e una notevole capacità di creare servitori non morti di livello superiore, ma la loro abilità nella magia curativa è molto ridotta e non sono in grado di amministrare l’eutanasia. Il culto di Ravenous è bandito nell’Euras; chi lo pratica è passibile di arresto e, se ha commesso dei crimini, di pena di morte.

Synister, il Mietitore Oscuro

Allineamento: Neutrale
Allineamenti dei chierici: LN, LM, N, NM; il dio accetta fedeli di qualsiasi allineamento.
Simbolo: Ne ha vari, di solito riconducibili a falci, teschi e clessidre.
Rappresentazione della divinità: Uno scheletro con vesti nere, una falce in mano e una clessidra al collo.

Pur essendo una divinità fatale, Synister non è, di per sé, malvagio; rappresenta la natura della morte come una forza universale equanime, che colpisce nello stesso modo il ricco e il povero, il giusto e l’ingiusto, il giovane e il vecchio. E’ il ciclo della morte e della vita che si avvicendano; ha una funzione utile, poiché la morte è necessaria per far posto alla nuova vita. E’ anche il giudice dei defunti, che stabilisce il fato dei peccatori. Ciononostante è capace di compassione, infatti i suoi chierici sono in grado di usare alcuni incantesimi curativi, e sono tenuti ad amministrare la dolce morte a chi ne faccia richiesta. Il culto di Synister è consentito nell’Euras, sebbene sotto lo stretto controllo delle Lame Lucenti, per evitare che nei suoi templi trovino ospitalità seguaci di Ravenous.

I seguaci di Synister sono molto vari; non tutti sono malvagi, anzi la maggior parte di essi sono neutrali e abbracciano una visione della vita fatalista, distaccata dai beni materiali. A onor del vero, alcuni adepti di Synister sono anime ben più gentili di certi lethariani fanatici che si professano dalla parte del Bene, anche se le azioni dei seguaci di Ravenous gettano su di loro una cattiva luce. I chierici di Synister hanno il potere di creare non-morti inferiori, ma non lo fanno spesso, dato che nell’Euras è illegale; se lo fanno li usano al massimo come servitori e guardiani.

Illustrazione di Riccardo Rullo

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