Calendario

Suddivisione dell’anno

L’anno corowniano dura esattamente 350 giorni; nell’Euras tale periodo è diviso in 10 mesi da 35 giorni ciascuno.

 Mese                         Corrisponde a:

  1. Prim                      Gennaio-metà Febbraio
  2. Marniàn                Febbraio-Marzo
  3. Giovèl                   Aprile-Maggio
  4. Yar                        Giugno-Luglio
  5. Solaris                   Luglio-Agosto
  6. Otran                    Agosto-Settembre
  7. Osembre              Settembre-Ottobre
  8. Attàl                      fine Ottobre-Novembre
  9. Inàs                       Novembre-Dicembre
  10. Fell                        Dicembre

Il ciclo delle stagioni si scandisce secondo le seguenti date:

  • Inverno: 8 Inas – 9 Marnian
  • Primavera: 10 Marnian – 12 Yar
  • Estate: 13 Yar – 17 Otran
  • Autunno: 18 Otran – 7 Inas

Il grafico mostra una comparazione tra l’anno terrestre e l’anno corowniano; i colori dei mesi indicano le temperature stagionali.

Anno euriano

Suddivisione del mese

A sua volta ogni mese è suddiviso in settimane da sette giorni, per un totale di 5 settimane al mese. I nomi dei giorni sono ricalcati dai nomi delle divinità corowniane.

  • Lunedì = Senedì (Sen)
  • Martedì = Aledì (Adengard)
  • Mercoledì = Deiredì (Deir)
  • Giovedì = Shann (Shanna)
  • Venerdì = Esudì (Exus)
  • Sabato = Ishardì (Ishtar)
  • Domenica = Helit (Helios)

Il lavoro solitamente si svolge da Senedì a Esudì. Ishardì è il giorno festivo della settimana dedicato al riposo e al divertimento, mentre Helit è destinato alla preghiera e alla purificazione.

Festività

Per via dell’influenza storica e culturale della fede toriana, la maggior parte delle feste euriane ha un carattere fortemente religioso o comunque collegato a ricorrenze sacre.

Principali festività euriane:

1° Prim: Capodanno. Nell’Euras è una grande festa che, come sulla Terra, culmina alla mezzanotte del 35 Fell con il lancio di fuochi d’artificio creati da maghi artificieri appositamente specializzati. Un’usanza tipicamente euriana è quella di accendere dei grandi bracieri nelle piazze dove ogni cittadino va a gettare un oggetto vecchio e promette di seguire un buon proposito per il nuovo anno. Ciò simboleggia il rinnovamento della vita e il proposito di migliorare se stessi lasciandosi alle spalle tristezze e pregiudizi.

35 Marnian: Il Giorno dei Morti. È il giorno in cui gli euriani rendono omaggio ai propri cari estinti e si svolge in gran parte come sulla Terra, con la differenza che oltre ai fiori i parenti (in genere il capofamiglia) spargono sulla tomba anche dell’acqua santa acquistata in chiesa, per far sì che i loro cari riposino in pace e soprattutto restino morti in caso qualche chierico di Exus tenti di approfittarsi delle loro spoglie con incantesimi di magia nera. Ovviamente la cosa funziona solo contro incantesimi di modesta potenza e per una protezione più efficace si deve pagare molto di più, quindi per i Toras questa ricorrenza diventa anche occasione per realizzare lauti guadagni da famiglie ricche che tengono all’eterno riposo dei loro avi. La festività riveste un’importanza particolare per i seguaci di Synister, che celebrano i loro cari che hanno già raggiunto la Vera Vita, cioè l’aldilà.

Primo ishardì di Giovel: La festa di Mezzisanti. È una sorta di misto tra Carnevale e Halloween in cui ci si traveste e si gira per le strade fino a tarda notte, con balli, canti e spettacoli che durano fino al mattino. La festa è nata per onorare i maestri Solar che sono morti nel tentativo di raggiungere per la prima volta la Gloria Elementale; vista inizialmente come un’idea di cattivo gusto, è stata poi adottata con crescente successo. Spesso i Solar partecipano organizzando e mettendo in scena una rappresentazione teatrale di un qualche episodio importante della loro storia.

15 Giovel: I Fiori. È una festa di origini druidiche in cui si onora il rifiorire della natura e la dea Shanna; contraddistingue il culmine della primavera e, per estensione, lo sbocciare degli amori. È uso che i giovani euriani sfruttino questo giorno per dichiarazioni d’amore e proposte di matrimonio. Si dice che chi doni un fiore alla sua innamorata il 15 di Giovel sarà felice con lei per tutto l’anno. Si sente inoltre il bisogno di uscire ben vestiti e di mostrarsi al meglio del proprio aspetto fisico.

2 Yar: Il Dono. È una ricorrenza estremamente importante. Si celebra la consegna delle Sacre Armature a Myr da parte della dea Ishtar. Viene preceduta da tre giorni di preghiera e raccoglimento che ricordano i giorni trascorsi in preghiera da Myr prima che gli dei rispondessero al suo appello; si deve pregare tre volte al giorno per i laici credenti, e almeno quattro ore al giorno per gli ecclesiastici. Durante tale periodo di preparazione la dottrina vieta espressamente di mangiare carne e di avere rapporti sessuali anche ai laici. In questo periodo alcuni Solar fanno addirittura voto di silenzio, digiunano e non escono dalle loro stanze, in più i monasteri vengono chiusi ai visitatori esterni. Terminato il periodo di raccoglimento, tutto l’Euras prorompe in grandi festeggiamenti, in particolare i Solar che organizzano eventi e spettacoli ad accesso pubblico. Nel tempo la festa ha assunto anche un aspetto “consumistico”, infatti per richiamare simbolicamente il dono divino si usa fare regali ad amici e parenti, come nel Natale terrestre. Si tende a far terminare l’anno scolastico subito prima di questa festività, cosicché essa è diventata un’occasione di particolare gioia per i piccoli. Quando ogni cinque anni i Solar celebrano la Festa della Rinascita, essa comincia proprio dal 2 Yar.

9 Solaris: La Marachella. Non è esattamente una festa ma piuttosto un giorno in cui è legittimo fare uno scherzo o commettere un piccolo peccato. Una volta compiuta la “marachella”, l’autore deve scriverla su un foglio, bruciarlo in una ciotola (possibilmente con dell’incenso) e chiedere scusa agli dei e alla vittima, promettendo di non ripeterla mai più.

32 Osembre: L’Alleanza. È una festività molto particolare, e per certi aspetti controversa, osteggiata dalle frange più ortodosse della chiesa toriana. La data è fissata in maniera arbitraria e non rappresenta nulla in particolare. In questo giorno i Toras permettono ai fedeli di rendere omaggio a tutti gli altri dei, ad eccezione di quelli apertamente malvagi. Vengono riguardati soprattutto quelli che hanno contribuito a fronteggiare Xagash e a forgiare le Sacre Armature, quindi in modo particolare Deir dei nani, alleato storico di Helios, poi Shanna, ma anche Taag, dio degli orchi, nel suo specifico aspetto di Adengard (dio della guerra, dell’onore e del valore militare), e naturalmente Ishtar che è la vera protagonista della festa in quanto artefice dell’Alleanza. Ampio spazio viene concesso anche al culto delle divinità minori: Forge, dio degli gnomi nel suo aspetto di patrono dell’inventiva e dell’industria; Jerlis, dea dei mari e dell’armonia; Mesar, dio dei duckling, del commercio e dei viaggi; Locks, nel suo aspetto di sorte mutevole e di gioia di vivere alla giornata (oltre che dio dei ladri); Symarill, dio degli elfi e del benessere fisico, e talvolta Zanel nel suo antico aspetto di Seline, come dea dell’intelletto e della conoscenza.

34 Osembre: I Caduti. Ricorrenza di origine non religiosa istituita dall’imperatore Roderico V per onorare tutti gli uomini e le donne caduti mentre servivano lo Stato. Celebra soprattutto soldati, ma anche funzionari pubblici, giudici, corrieri e tutti coloro che hanno sacrificato la vita per servire l’Impero. I dipendenti statali hanno diritto a mezza giornata libera. La festività di solito cade alla fine di Osembre per comodità (essendo circondata da altre festività, è possibile usarla per fare ponte), ma in realtà è mobile e l’imperatore può decidere di spostarla in altra data o, se necessario, sopprimerla.

5 Attàl: La Liberazione. Si festeggia la liberazione di Corown dagli xaeloth per mano dei Grandi Maestri originali. I festeggiamenti comprendono sempre parate militari e rappresentazioni storiche, spesso accompagnate da eventi sportivi. Molto importante per i Solar, include una celebrazione pubblica con ostensione delle Sacre Armature.

7 Attàl: Morte di Adamantis. Di tutte le festività euriane è la più triste, così tanto che ha fatto nascere il detto: “Hai una faccia da 7 Attàl” per indicare un’aria eccezionalmente depressa. Si passa chiusi in casa con osservanza di digiuno per contemplare il sacrificio compiuto da Adamantis e dagli altri Grandi Maestri e si esce soltanto al tramonto per partecipare alla santa messa, in cui le ceneri di cinque colombe, che rappresentano appunto i Maestri, vengono simbolicamente lanciate nell’aria sul capo dei fedeli. In passato i fedeli dovevano venire al rito scalzi come espressione di umiltà, ma oggi tale comportamento è in uso solo nelle famiglie più osservanti e nei Solar, per i quali è obbligatorio; le donne devono presentarsi col capo coperto da un velo, in genere bianco o di un altro colore chiaro, gli uomini invece a capo scoperto. È il giorno in cui a ogni euriano viene ricordato che prima o poi deve morire, perciò è dovere di ognuno affrontare il trapasso con dignità e umiltà, sperando nella rinascita nei campi dell’Aesyl e nel Palazzo d’Oro. Nonostante la mestizia che porta, è molto sentita.

29 Inas: San Thoras. Festeggia il santo capostipite della religione toriana e ispiratore della chiesa. È un giorno sia di preghiera che di festa, in cui non si lavora. Nel corso dei secoli la festa ha assunto un carattere progressivamente più gioioso e meno austero e oggigiorno spesso in onore del santo si organizzano sagre di paese con consumo di piatti tipici regionali.

30 Fell: Natale di Adamantis. Un’altra ricorrenza della massima importanza. In realtà pare che Adamantis sia nato a cavallo tra Yar e Solaris, ma date le testimonianze storiche incerte si è fatta cadere la data alla fine dell’anno essenzialmente per “fare ponte” con le vacanze invernali. Si tratta di una festa a carattere fortemente religioso e non si usa scambiare doni (piuttosto, compiere buone azioni), ma è vissuto come un evento gioioso da dedicare alla propria famiglia.

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