Giganti

Quando si parla di giganti si pensa spesso a qualcosa di mitologico: titani che vissero in un tempo prima della storia, forze della natura sopite dall’avanzare della civiltà.

In realtà, i giganti corowniani sono semplicemente una razza di primati decisamente grossi.

Le prime tracce fossili di giganti compaiono in epoca preistorica, e sono almeno 10 milioni di anni precedenti alla differenziazione umana in homo sapiens, nanidi primitivi e orcheschi. La loro evoluzione ha seguito un percorso del tutto unico, originandosi da un gruppo di scimmie giganti simili al Gigantopithecus terrestre, un primate alto circa tre metri. I giganti primitivi, tuttavia, raggiungevano i quattro, mentre quelli odierni sono leggermente più piccoli attestandosi sui tre metri – tre metri e mezzo.

Per molto tempo i giganti sono rimasti del tutto isolati dalle altre civiltà umanoidi, che in seguito a incontri casuali hanno fatto di loro un mito. La natura schiva di queste creature le ha portate a evitare il contatto con l’uomo, ritirandosi sempre più man mano che il loro habitat veniva colonizzato. Piccole popolazioni sono rimaste concentrate per migliaia di anni nelle foreste più profonde, o tra le montagne più impervie. Le loro società sono rimaste a un livello primitivo finché, costretti dall’avanzata delle altre specie umane, non hanno iniziato a uscire allo scoperto, con risultati misti tra il conflitto e una meravigliata curiosità.

Tra il 9.000 e il 7.000 a.A. molte popolazioni di giganti erano già state individuate e censite dagli elfi shyit, grazie a ricercatori intraprendenti che si sono avventurati nel loro habitat e si sono fatti accettare passando molto tempo a contatto con loro. Nei millenni successivi i giganti hanno iniziato a intrattenere rapporti sempre più regolari con umani, nani e orcheschi. La loro intelligenza è aumentata, consentendogli di padroneggiare meglio linguaggio, calcolo e artigianato, tutte materie trasmesse loro dagli umani; anche la loro società è progredita, restando sempre però a un livello neolitico, fatto di caccia, pesca, raccolta e baratto con popolazioni esterne. Col tempo alcuni giganti sono usciti dal loro isolamento, riuscendo addirittura a integrarsi nella società umana, fino a ritagliarsi un posto di rispetto tra le minoranze. Balder, il primo Grande Maestro della Terra dei Solar, era per l’appunto un gigante con fama di eremita, e anche l’attuale Grande Maestro della Terra di Nerys è un gigante.

I giganti hanno un’indole fondamentalmente gentile e attaccano solo se disturbati o minacciati. Gli unici giganti che si possano definire malvagi sono quelli che hanno vissuto per lungo tempo in conflitto con altre specie vicine, una situazione che ha finito per farli diventare più aggressivi. Le uniche creature che i giganti odiano a morte sono i troll, i loro cugini mutanti che considerano dei nemici naturali; il loro disprezzo reciproco è tale che se un gigante e un troll si incontrano di solito si attaccano a vista. Il motivo di tanta animosità è che i troll provano un irresistibile impulso a divorare i piccoli dei giganti, non c’è da stupirsi quindi che i giganti serbino loro rancore e disprezzo.

Oggi i giganti sono diffusi a macchia di leopardo in varie zone del continente euriano, perlopiù isolate o impervie. Ce ne sono molti all’estremo nord, sui monti tra Nygdrasil e il Kazmir, dove hanno spesso a che fare con le scorribande di predoni kazmiri e orchi karrush. Sono diffusi anche nelle foreste del Ramadorn e nella Terra degli Elementi, dove convivono in equilibrio con avalanci, orchi locali e wolfkahn. Qualche clan sopravvive anche sui Monti Azzurri al confine con l’Euras. Nelle Terre Grigie sono invece quasi assenti, rimpiazzati dai troll che qui sono ampiamente diffusi, ma vi vengono comunque portati come schiavi dai pirati greylander che saccheggiano le coste del Ramadorn.

Si sente parlare spesso di giganti del fuoco, giganti del ghiaccio e così via. Si tratta di un mito da sfatare.
Queste definizioni sono frutto del fatto che come tutte le altre forme di vita, i giganti a volte nascono radianti, e la tendenza a formare piccoli gruppi familiari ha favorito il diffondersi dei geni radianti creando popolazioni con spiccati poteri elementali che li hanno aiutati a sopravvivere in ambienti ostili. Di qui le leggende sui giganti che incarnano le forze della natura, come se fossero frutto di una qualche forza primordiale.

I giganti sono più spesso radianti del Ghiaccio, del Fuoco, della Terra e del Magma. A volte le sottospecie più piccole riescono a riprodursi con umani e orcheschi, anche se il risultato raramente è piacevole.