Durin Dumithral

Prima apparizione: Libro I – La Spada dai Sette Occhi
Alias conosciuti: Durin “Dardodiferro”
Razza: Nano, Radiante della Terra
Provenienza: Er-Durag
Organizzazioni:  Toras di Candral, Solar (agente esterno in incognito)
Parentele e relazioni:
Gabos Dumithral (cugino), Dorthan (fratello, deceduto), Thorben (nipote). Vedi anche clan Dumithral.

“Certi peccati albergano più negli occhi della gente che in quelli del Signore.”

Durin detto “il Dardodiferro” era il fabbro del monastero Toras di Candral. E’ caduto eroicamente in battaglia durante l’invasione della città, ma non senza aver plasmato una serie di importanti eventi sia passati che futuri.

Durin-02Durin nasce a Er-Durag da un ramo secondario della famiglia reale Dumithral, figlio di uno dei fratelli minori di re Thorgal. Fin da giovane si dimostra dotato di un genio senza pari nei campi della metallurgia e dell’ingegneria. Sembra destinato a un brillante futuro, ma la sua sempre più manifesta omosessualità in una società tradizionalista e intollerante lo rende protagonista di una serie di scandali che gettano il disonore sul suo clan e costringono re Thorgal ad allontanarlo da Er-Durag. Durin si ritrova quindi a lavorare come mercenario al soldo della corona euriana, proprio in un periodo di grande tensione politica e militare tra l’impero e Nygdrasil, aggiungendo al suo disonore personale anche l’onta di quello che viene visto come un vero e proprio tradimento. I nani non dimenticano e a Durin non sarà più permesso di rimettere piede in patria. Dopo la guerra Durin, senza più alcun punto fermo, è ridotto ormai allo sbando e affonda nella dissolutezza e nell’alcol. A riportarlo sulla retta via è suo cugino Gabos, che oltre a rimetterlo in sesto gli fornisce un addestramento di medio livello nelle arti del Radiant. Durante questa sua personale rinascita Durin trova la fede ed entra a far parte della chiesa toriana, tuttavia mantiene dei buoni rapporti con i Solar, che lo hanno aiutato in un momento di grande difficoltà. Questo lo mette nella posizione di diventare un loro insospettabile agente. Alla morte dell’elfo Nimbus, il fabbro del monastero di Candral, Drago Assopito gli chiede di prendere il suo posto come suo informatore per tenere d’occhio da vicino la Spada dai Sette Occhi. Durin si reca quindi a Candral ed entra a far parte della congregazione Toras locale senza rivelare a nessuno la sua vera identità, né il fatto che è un radiante della Terra.

Una volta a Candral, però, il suo animo inquieto e geniale lo porta a fare ben più che dedicarsi alla preghiera e alla custodia della Spada. Durante la sua permanenza al monastero Durin scopre (presumibilmente spiando Galem) l’accesso alla biblioteca segreta nei sotterranei, dove trova numerosi testi messi all’indice dalla chiesa toriana, incluso l’Avak-Nohr, che egli trafuga e studia in modo approfondito. Presso una fiera incontra l’inventore Jazz Jentzen, con cui mantiene una lunga corrispondenza durante la quale i due si scambiano idee e progetti. Durin riprende (senza permesso) l’idea di Jazz di un esoscheletro da combattimento e usa le conoscenze apprese dall’Avak-Nohr per costruire un prototipo avanzato, alimentato dalla tecnologia dei cristalli quadian. L’unica a scoprire i suoi traffici è Lyse, ma la ragazzina decide di coprirlo poiché Durin si dice pentito della sua condotta e afferma di volersi sbarazzare della sua creazione. Non ci riuscirà mai, e morirà ignorando che verrà utilizzata da Greyven come arma da guerra.

Libro I: E’ proprio in questo periodo che Peter giunge su Corown e s’impossessa della Spada. Assistere al suo scontro col Teraskar costituisce per Durin un momento di risveglio e questi smette di lavorare al suo progetto personale per seguire lo svolgersi degli eventi. Contatta subito i Solar per riferire l’accaduto e ospita al monastero Kai, dandogli modo di sorvegliare Peter. Tra una cosa e l’altra Durin trova perfino il tempo di intrecciare una tresca con i suoi confratelli Lungosguardo e Brodo e realizza per Peter una serie di equipaggiamenti all’avanguardia, tra cui il suo speciale scudo espandibile dotato di cannone portatile a drumblast. Dopo i drammatici eventi che portano Peter a partire da Candral resta a vegliare sulla Spada e su Lyse, per ordine di Kai.

Libro II: Candral ha comunque i giorni contati. Quando l’Armata degli Scheletri cala sulla città Durin si batte coraggiosamente al fianco dei suoi confratelli per difendere il monastero dal nemico. Lui e Menasodo ingaggiano un duello all’ultimo sangue col generale Hemmer, ma quando Menasodo cade Durin è costretto a ripiegare e si barrica nella fucina con i sopravvissuti. Dopo aver detto addio a Lungosguardo difenderà fino all’ultimo i suoi compagni riuscendo perfino a staccare una mano a Hemmer, ma l’arrivo di Vonatar segna la sua fine.


Taccuino dell’autore

Durin è il personaggio attraverso cui viene affrontato nel romanzo il tema della castità (e in questo caso anche dell’omosessualità) dei religiosi. Anche se mi diverto spesso a trasformarlo in una macchietta, la sua vicenda personale assume un carattere particolarmente toccante nel finale. E poi in Darkwing non c’è personaggio con una backstory più intricata e piena di ripercussioni sulla trama!

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