Necromex

Anche detti Generali Marchiati, le Dieci Dita sono i condottieri di Greyven, scelti da Vonatar per guidare i suoi eserciti in battaglia.

Vonatar ha ideato questo incantesimo per poter meglio controllare i suoi generali. Il Marchio di Exus viene impresso magicamente sulla pelle del soggetto, lasciando una bruciatura che diviene ben presto simile a un tatuaggio. Con questo rituale l’anima del soggetto viene offerta a Exus, che in cambio gli garantisce dei poteri soprannaturali.

Attraverso di esso, i marchiati sono collegati a Vonatar e allo stesso tempo gli uni agli altri.

I guerrieri marchiati condividono una piccola parte del potere dell’Alxar (l’1% ciascuno) e sono invisibili gli uni agli altri, ma allo stesso tempo condividono un legame telepatico con il loro creatore. Questo fa sì che siano divisi singolarmente e che possano funzionare come un’unica compagine solo se lo decide il loro leader, proprio come delle dita che possono stringersi a pugno solo se è la mano a volerlo. Inoltre, i guerrieri marchiati possono sentire quando uno di loro muore.

Gli effetti del Marchio variano a seconda del soggetto che lo riceve. L’incantesimo sviluppa al massimo le facoltà del soggetto, rendendolo la versione più evoluta di se stesso. I guerrieri sviluppano forza sovrumana e una ridotta percezione del dolore, gli incantatori ampliano le proprie facoltà magiche, altri ottengono poteri psichici o facoltà sovrannaturali.

Vonatar ha creato in totale dieci Dita, ma alcune di esse hanno trovato la morte in guerra.

Regine di Greyven

Sindel, la Spada di Greyven

Sindel nuovo model WIP

Posizione del Marchio: sulla schiena, all’inizio del bacino.

La xaeling, prima braccio destro di Vonatar e poi salita al trono come Spada di Greyven, è stata la prima guerriera a ricevere il Marchio. L’incantesimo le ha permesso di sviluppare la sua Forma Nera demoniaca al terzo livello. Condivide un forte legame psichico con Vonatar, che consente al necromante di parlarle, leggere i suoi pensieri e rintracciarla a grandi distanze.

Status: In vita, prigioniera dei Solar.

Prima apparizione: Libro III – La Freccia d’Oro
Categoria: Non morto
Classe: 3 (Elite)2 (Servitore avanzato) solo il pilota

I Necromex sono unità di artiglieria mobili sviluppate a partire dal disegno del Mecha-Teraskar. Si tratta di esoscheletri meccanici da combattimento alti tre metri e mezzo, pilotati da uno scheletro rianimato intelligente. Hanno un aspetto massiccio; possono sembrare goffi e rozzi, eppure sono veloci nei movimenti, astuti e pericolosi.

Queste armi rappresentano uno dei frutti più pericolosi della tecnomanzia, la disciplina nata dall’unione della necromanzia dei Necrofori e lo studio delle antiche tecnologie shyit ottenute dal ritrovamento dell’Avak-Nohr. Sono essenzialmente dei tank semoventi, blindati e dotati di un braccio a cannone con un’elevata potenza di fuoco.

Il processo di creazione dei piloti prevede che un umanoide sia sacrificato e che le sue ossa vengano innestate con dei servomeccanismi per aumentarne forza e coordinazione, quindi ricoperte di piombo fuso. Il volto viene tagliato e successivamente riattaccato al teschio con dei ganci, mentre il cervello viene preservato. Il pilota resta così intelligente, ma completamente asservito ai Necrofori.

Una volta pronto, viene inserito nell’esoscheletro da combattimento, che è alimentato da una fornace interna tenuta accesa da un cristallo quadian del fuoco. La piombatura degli scheletri che fungono da piloti serve proprio per permettergli di resistere al calore della fornace interna. Tuttavia i piloti possono uscire dall’esoscheletro e agire autonomamente se così gli viene ordinato.

I Necromex sono in grado di assumere una forma più compressa per il trasporto che li fa assomigliare a dei grossi motori per auto. L’Armata degli Scheletri, oltre che schierarli direttamente sul campo, a volte li lancia con delle catapulte delle roccaforti da conquistare, oppure li aerotrasporta con degli zertag e poi li sgancia sulle città.

Un Necromex non è in grado di parlare né di perseguire scopi propri, resta comunque uno strumento di distruzione senza una vera volontà.

Queste armi hanno dimostrato comunque varie vulnerabilità: all’elettricità, alle alte temperature e alle intense frequenze sonore, inoltre si spengono se viene distrutto il cristallo quadian che le alimenta.

Necromex Mark 2

In Dal Tramonto all’Alba viene presentato il Mark 2, un prototipo di Necromex più avanzato che, oltre alle caratteristiche del Mark 1, possiede una blindatura migliore, maggior potenza di fuoco, un modulo di volo e la capacità di emettere uno speciale campo di forza antiradiant. Il suo difetto è che richiede un pilota non-morto con un corpo e un cervello più forti di quelli di un comune essere umano per sopportare lo stress del feedback neurale. Nel prototipo viene quindi innestato il drago Fazoul. Si ritiene che Greyven si stia preparando a produrre in serie i Mark 2.