Corone dei sovrani di Greyven

L’incoronazione di Vonatar a sovrano di Greyven ha portato i Necrofori a forgiare due corone destinate al re e alla sua regina – o regine. Il sovrano di Greyven, infatti, può legittimamente prendere due consorti regnanti, ciascuna con i propri distinti poteri.

La Corona di Spine è la corona del re di Greyven, unica e indivisibile. E’ fatta di ferro ricoperto da una patina d’argento incantato affinché non arrugginisca. Il suo disegno è essenziale ma potente, infatti è formata da una base che richiama un intrico di rovi e da sette punte triangolari di lunghezza diversa (dalla centrale, più lunga, alle laterali, gradualmente più corte) che s’innalzano dalla fronte. I rovi simboleggiano il martirio subito da Vonatar a Unac, riaffermando la sua natura messianica, mentre le punte rappresentano l’ascensione verso il divino. Simboleggia l’autorità del re in quanto incarnazione vivente dello spirito di Exus, dunque fonte suprema di saggezza e di potere. Il re di Greyven regna per diritto divino, non per sangue o per una scelta dei mortali. La parola di chi la indossa è legge al pari della divinità stessa di cui egli è la bocca nel mondo terreno.

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Assai più sofisticata è la Corona di Corvi, ovvero quella che spetta alla regina. Essa infatti è formata da due parti distinte, unite da una chiusura meccanica, che se vengono separate possono essere indossate indipendentemente l’una dall’altra e prendono i nomi rispettivamente di Corona di Piume e Corona d’Artigli.

Quando è unita, la Corona di Corvi rassomiglia per l’appunto a un corvo accovacciato con molte ali. Se invece viene divisa, le due parti assumono ciascuna il valore di una corona a sé.

La Corona di Piume è una tiara alata che simboleggia la fede. Essa appartiene alla regina che ha sposato il sovrano quale incarnazione di Synister il che la rende dunque custode della fede (nel senso di garante della sua purezza) che emana dalla divinità e dunque, per riflesso, dal trono e dalla famiglia reale. Non è intrinsecamente un ruolo di potere poiché tale elemento è legato alla persona del re, è più simile semmai al titolo di massima sacerdotessa. Tuttavia il suo è un ruolo rappresentativo di grandissima importanza in quando la fede è il pilastro fondante dello Stato di Greyven e dunque la regina che indossa la Corona di Piume ne è l’incarnazione, le sue scelte in materia religiosa sono seconde per importanza solo a quelle del sovrano stesso. Questa corona va di diritto ad Ashadi che è anche nota come la Voce di Greyven. Essa attribuisce inoltre alla regina anche un altro ruolo che è quello di rappresentante del popolo, in altre parole colei che indossa la Corona di Piume è l’anello di congiunzione tra il Figlio di Exus (il sovrano) e i suoi sudditi.

La Corona di Artigli, invece, assomiglia a un elmo con gli artigli che si chiudono attorno al mento, e rappresenta il potere militare. La regina che la indossa è dunque la Spada di Greyven, sposa del re in quanto incarnazione di Ravenous e comandante suprema delle sue legioni. Non a caso questa corona viene offerta a Sindel che è il braccio destro di Vonatar. Va detto che tale ruolo può anche essere inteso in senso più rappresentativo, infatti la regina può delegare il comando effettivo delle truppe sul campo a uno o più generali senza che debba per forza esporsi lei stessa, tuttavia l’autorità suprema al di sotto di quella del re resta la sua (non è il caso della nostra xaeling che non disdegna mai di sporcarsi le mani).

La decisione di dividere le corone risponde alla scelta compiuta da Vonatar di separare i ruoli delle sue consorti, per offrire maggior equilibrio e stabilità al suo regno. Si suppone, dunque, che le due regine debbano collaborare tra loro. Tuttavia è previsto che un sovrano prenda una sola regina o che, in caso una delle due venga a mancare, l’altra possa supplire alla sua assenza riunendo le corone su di sé.

Una regina che indossi sul suo capo entrambe le corone formando la Corona di Corvi deterrebbe di fatto sia il potere della fede che quello militare.