Deras Lamantir

Collocazione geografica: Undar settentrionale
Dimensioni: Città grande (ca. 220.000 abitanti – oltre 350.000 con i rifugiati)
Personaggi di rilievo: Ronan Blacktower, Scylla Mortensen, Compagnia dell’Orso Nero, Amara e Larson Tyrrel

Deras Lamantir è una città di forte tradizione militare. Non a caso il suo nome deriva dallo scintar e significa “Fortezza delle Lame”. Sorge nella regione più settentrionale dell’Undar, ed è considerata una roccaforte strategica di primaria importanza in quanto difende tutta la Valle Paldan, dunque non è possibile attaccare Solenor da sud senza prima averla conquistata.

Storia

Fondazione

Il primo nucleo di Deras Lamantir si fa risalire a un semplice insediamento minerario, fondato in epoca alto-medievale (ca. 1390 d.A.) da un consorzio minerario per sfruttare i ricchi giacimenti di ferro e rame presenti nella zona. Il villaggio che venne edificato per ospitare le famiglie dei minatori si chiamava Tugald, e il suo nome rimase tale fino al 1706 d.A., quando fu occupato dal clan Lamantis che ridusse in schiavitù gli abitanti, costringendo anche le mogli e i figli dei minatori ai lavori forzati pur di estrarre e lavorare i metalli con cui forgiare armi e armature per il loro esercito. Tugald cambiò dunque nome in Deras Lamantir ovvero Fortezza delle Lame, giocando col nome della dinastia stessa, che fortificò questo avamposto trasformandolo in una vera e propria roccaforte. Nel 1821, però, i Lamantis persero la guerra contro i loro storici rivali, i Blacktower, che posero fine alla loro dura oppressione e vennero accolti dalla popolazione come i salvatori di quella che era ormai diventata una piccola città.

Il dominio dei Blacktower

Sotto la guida dei Blacktower, Deras Lamantir conobbe un lungo periodo di progresso ed espansione in cui si affermò come un fiorente snodo commerciale. Le miniere di ferro e rame rimasero sempre alla base dell’economia della città, che divenne rinomata per la produzione di scorte militari di ogni genere: armi, armature, finimenti per animali, allevamenti di cavalli e urpi da guerra e in seguito anche per la fabbricazione di macchine d’assedio. Col tempo Deras Lamantir arriverà a produrre da sola addirittura un quarto delle scorte militari dell’Impero e ad esportare perfino verso Nygdrasil. Questo contribuì a forgiare il carattere militare dell’insediamento, che si trasformò in una vera e propria città-fortezza. Tra il 1910 e il 1940 viene edificata Torre Blacktower, residenza dell’omonimo clan e sede del governo locale, sulla cima della quale viene collocato il famoso trombone gigante che prenderà il nome di Monito di Helios (per ulteriori dettagli vedi Reliquie dei Blacktower). Venticinque anni più tardi viene completata l’imponente cinta di mura che tutt’ora protegge la città dalle invasioni. I Blacktower, tuttavia, rimangono sempre scostanti nei confronti della crescente autorità imperiale e guardinghi anche nei confronti dei Solar, a cui non viene mai concesso il permesso di fondare un monastero in città per timore che possano rivoltarsi contro di loro.

La rivolta dei feudatari e la Congiura delle Rose

Il dominio dei Blacktower sulla città lascia un segno profondo nell’architettura e nei monumenti, molti dei quali sono intitolati a membri di questa nobile dinastia. In epoca feudale (XX°-XXIV° secolo), Deras Lamantir si afferma quale vera e propria città-stato indipendente e feudo personale dei Blacktower, che attraverso personaggi di alterna levatura ne mantengono un controllo incontrastato fino alla metà del XXIV° secolo, quando l’imperatore Asterio II da’ il via a un difficile ma necessario processo di unificazione dell’Impero, all’epoca frammentato in decine di feudi e signorie di varie dimensioni. A posteriori tale unificazione verrà considerata un momento di grande progresso per l’Euras, tuttavia in quella fase storica trova l’opposizione di molti feudatari che avevano consolidato il proprio dominio sui loro territori e che non volevano saperne di sottomettersi l’autorità imperiale – questo sebbene Asterio II avesse loro offerto di continuare a governare i rispettivi territori in sostanziale autonomia, con le sole condizioni di unificare il sistema di valuta, il fisco e di prestare giuramento di fedeltà alla corona. Uno dei feudatari contrari alla riforma era proprio il capofamiglia dei Blacktower, Ramsay, che si unì a un’alleanza di vari casati ostili alla corona capeggiati dai Mortensen di Nerys e mosse guerra all’imperatore. Questo conflitto viene chiamato Congiura delle Rose in quanto ebbe inizio con un vile atto di tradimento che colpì la consorte di Asterio II, la giovane e bellissima Caterina di Valora. A corte fu recapitato un mazzo di rose avvelenate destinato al sovrano, che finì invece per essere odorato per errore dalla regina, la quale fu contaminata dal veleno e spirò dopo giorni di atroci sofferenze.

Sopraffatto dal dolore e dalla collera per la perdita della sua amata consorte, Asterio II condusse una feroce campagna di repressione contro i feudatari ribelli, che si concluse con la disfatta di questi ultimi e la piena unificazione del suo impero. Torre Blacktower rimase danneggiata nei combattimenti perdendo una delle sue punte, e prese il nuovo nome di Brokentower quale simbolo di una dinastia spezzata. Ramsay Blacktower cadde in battaglia e la sua casata, sconfitta, fu spogliata dei suoi beni e di ogni diritto dinastico sulla città; Asterio volle però risparmiare il figlio di Ramsay, il giovane Gordon, che aveva dimostrato di volersi discostare dalla figura di suo padre, uomo rude e poco incline ai sentimenti. Il governo della città fu affidato a Lord Ayzer Fiammartiglio, un aviano fenice che faceva da consigliere all’imperatore, il quale vi si trasferì con sua moglie Yrenia e la giovane figlia Lyssandra. Deras Lamantir divenne dunque un protettorato gestito da un governatore e dalla sua cerchia di nobili, sottoposto all’autorità della corona.

Il fato dei Blacktower

Quale nobile decaduto, Gordon  Blacktower fu costretto a diventare un mercenario per sopravvivere, e con i pochi uomini che gli erano rimasti fedeli fondò la Compagnia dell’Orso Nero, traendo ispirazione dall’animale simbolo della loro casata. Alla sua morte la guida della Compagnia passò nelle mani di suo figlio Ronan, che ristabilì un rapporto di collaborazione con la figlia di Lord Ayzer, Lady Lyssandra, divenuta governatrice dopo la morte di suo padre. La città, comunque, subì un progressivo declino, con una diffusione crescente di criminalità, prostituzione e povertà.

La storia, tuttavia, non aveva ancora finito con i Blacktower. Nel 2443, dopo lo scoppio della guerra con Greyven, Ronan difende a più riprese Deras Lamantir dal nemico, giocando un ruolo fondamentale nella sua salvezza ed emergendo quale leader in grado di riportare la sua stirpe ai fasti di un tempo. Durante la battaglia in cui Vonatar tenta di conquistare la città Lady Lyssandra e i nobili suoi seguaci vengono sterminati dal Sole Oscuro, perfino Torre Brokentower crolla nel corso dei combattimenti, così a cose finite l’imperatore Asterio IV decide di revocare l’editto di suo nonno e premia Ronan per le sue gesta restituendogli l’onore e offrendogli di governare la città in sua vece. Per dimostrare la propria riconoscenza nei confronti dei Solar che hanno evitato la distruzione di Deras Lamantir, Ronan concede a Drago Assopito il permesso di fondare in città un nuovo monastero, promettendo inoltre di innalzare dei monumenti commemorativi agli eroi dei Solar caduti per difenderla.

Attualmente, la città sta affrontando una difficile fase di ricostruzione dopo i gravi danni subiti in battaglia.

Architettura e Urbanistica

Il profilo urbanistico di Deras Lamantir è decisamente grezzo, infatti la città è costruita per essere funzionale più che gradevole. Citando da Darkwing 3 – La Freccia d’Oro:

“Aveva tutto l’aspetto di una metropoli austera, priva di ogni abbellimento o fronzolo: gli edifici, costruiti e disposti esclusivamente secondo criteri di funzionalità, svettavano freddi e monolitici come lapidi di bronzo nel cielo oleoso. Non per niente la chiamavano la Città di Ferro: sorgeva infatti in una zona ricchissima di vene metalliche, in particolare ferro e rame, il che l’aveva resa la principale fucina di tutto l’impero, in grado di esportare materiale perfino verso Nygdrasil; la pietra stessa che si estraeva dalle cave era molto ricca di minerale ferroso, da cui l’aspetto scuro dei palazzi. Ogni angolo raccontava di una città dalla tradizione militare, fondata con le armi, cresciuta nel sangue, plasmata da generazioni di guerrieri […]. Dove Solenor eccelleva in solennità coi suoi biancheggianti monasteri, Deras Lamantir era, all’opposto, cupa e inclemente. Qui alle statue dei santi si sostituivano i monumenti ai caduti, ai preti i soldati, alle chiese i bordelli. Su tutto si ergeva l’imponente Brokentower, la Torre del Governatore, unica vera attrattiva architettonica locale, col suo caratteristico pinnacolo spezzato sul versante nord. A caratterizzarla era il Monito di Helios, un gigantesco trombone posto sulla sua sommità, ma da quanto aveva sentito, soltanto gli abitanti più anziani ne ricordavano il suono.”

Deras Lamantir, dunque, è composta soprattutto da edifici squadrati, su cui dominano toni di grigio e nero. Il degrado domina i quartieri periferici dove fioriscono criminalità e prostituzione, uno stato di cose che è stato molto accentuato dalla guerra. Nelle aree suburbane si ammassano migliaia di profughi, creando un terreno fertile per fame e malattie. In molti si augurano che con il ritorno dei Blacktower al comando la situazione migliori.

La città è circondata da un’imponente cinta di mura in minerale ferroso, con catapulte e baliste piazzate lungo tutto il perimetro. Attorno alla città si stende una pianura collinare circondata da boschi e campagne.

Deras Lamantir non ha un teleportale entro le proprie mura, ma ce n’è uno tra i boschi a circa 10 chilometri dall’ingresso sud della città.


Taccuino dell’autore

Ho creato Deras Lamantir come una specie di Gotham City corowniana. Volevo che questa città si contrapponesse nettamente alla bellezza monumentale religiosa di Solenor e alle raffinate architetture elfico-rinascimentali di Nerys. Dunque ho cercato di darle un suo carattere molto particolare, al punto da trasformarla in un vero e proprio personaggio. Volevo che fosse sporca, puzzolente, oscura, arida di sentimenti e piena di criminalità, per rispecchiare la solitudine interiore di Peter durante la sua parentesi come fuggiasco. Sotto questa patina di degrado, però, la città e i suoi abitanti conservano ancora orgoglio, coraggio e senso dell’onore, proprio come Ronan che, rinascendo quale suo nuovo leader, porterà la speranza di farla tornare agli antichi splendori. Deras Lamantir è un luogo crudele ma anche di riscatto, che fa da sfondo ideale alla trasformazione di Peter in un personaggio tormentato alla deriva e lo accompagna poi, redento, alla sua riconferma di eroe.