Scylla Mortensen

Prima apparizione: Libro III – La Freccia d’Oro
Alias conosciuti: Vanessa Vargas
Razza:
 Xaeling umana, radiante della Melma
Età:
 23 anni
Provenienza:
 Provincia di Nerys
Parentele e relazioni:
 Conte Vigo Mortensen (padre), Vanessa De Grenais (madre)
Organizzazioni:
 Sole Oscuro (non più affiliata), Compagnia dell’Orso Nero (non più affiliata)
Scuola e rango: Quando faceva parte del Sole Oscuro era un membro di alto rango nella Scuola Segreta della Melma
Maestri: Suo padre Vigo Mortensen

“L’onore è per i deboli e per i perdenti.”

Scylla è una nobile decaduta e un ex membro del Sole Oscuro di Nerys. Si nasconde sotto una falsa identità, spostandosi di continuo per sfuggire alla giustizia.

Storia e origini

Scylla nasce in uno dei casati nobili più ricchi e in vista dell’aristocrazia di Nerys, dal conte Vigo Mortensen e dalla duchessa Vanessa De Grenais. Suo padre era un radiante della Melma non registrato colluso col Sole Oscuro, mentre sua madre è una xaeling in odore di stregoneria, tratti che Scylla eredita. Negli anni successivi Vigo diventa Grande Maestro della Melma e capo della setta di Nerys, e ben presto introduce anche sua figlia nei ranghi dell’organizzazione. Crescendo infatti Scylla si rivela una ragazza per nulla graziosa né timida, dall’aspetto mascolino e dal carattere aspro, con una spiccata predilezione per le donne; è poco avvezza agli interessi di una fanciulla di nobili origini, ma portata per le arti della guerra come ci si sarebbe aspettato da un figlio maschio. Nonostante questo nutre una vera e propria adorazione per suo padre, che intuendone il potenziale decide di assecondare le sue vere inclinazioni. Vigo la addestra quindi alle arti del Radiant mantenendo segreto sia il suo talento di radiante che la sua appartenenza alla razza degli xaeling, e per meglio mantenersi in incognito le dona una speciale tuta in hexaflon in grado di trattenere la sua aura. Scylla arriva a farsi limare a punta tutti i denti di sua spontanea volontà pur di assomigliare di più al padre.

Milita nel Sole Oscuro di Nerys per diversi anni svolgendo vari lavori sporchi per il conte Vigo, fin quando la setta non viene sradicata dai Solar con un vero e proprio assalto al castello dei Mortensen. Scylla vede la propria casa distrutta e suo padre scomparire; di lui verrà ritrovato soltanto un pezzo, la mascella inferiore. Tuttavia lei riesce a sfuggire alla cattura. Privata della sua famiglia e del suo retaggio, a Scylla non resta che scomparire. Crea l’identità fittizia di Vanessa Vargas mescolando il nome di sua madre e il cognome di sua nonna e si arruola nella Compagnia dell’Orso Nero di Ronan Blacktower come mercenaria.

Libro III: In tempi più recenti la sua strada si incrocia con quella di Peter, che dopo essere entrato a far parte della Compagnia dell’Orso Nero instaura con lei un rapporto di collaborazione. Per una serie di circostanze i due arrivano a dividere perfino l’alloggio, in una scomoda convivenza. Quando Scylla rimane mutilata in una schermaglia con l’Armata degli Scheletri la Spada dai Sette Occhi stringe un patto con lei all’insaputa di Peter, trasformandola in una sua seguace e sbloccando la sua Forma Nera di terzo stadio che le permette di rigenerarsi. Per volere della Spada Scylla inizia quindi a proteggere Peter. E’ lei a impedire che gli venga amputato un braccio, e cosa ancora più straordinaria, dimostra di poter toccare la Spada, non è chiaro se per i suoi geni di xaeling o per via del patto che i due hanno stretto. Quando però le cose si mettono male Scylla decide di disertare, ma viene colta sul fatto proprio da Peter e arrestata da Selva. Dopo essere stata sottoposta a un duro interrogatorio viene messa ai ceppi assieme ai prigionieri per essere condotta a Solenor, ma usa la sua Forma Nera per liberarsi, proprio in contemporanea con un assalto del Mecha-Teraskar. Peter ne approfitta e si serve di lei per inseguire la creatura, che ha rapito Lyse. Grazie a Scylla Peter riesce a recuperare la ragazza e a partecipare alla battaglia di Deras Lamantir, a cui però la xaeling decide di non prendere parte. Saluta Peter col rispetto dovuto a un alleato e scompare verso un destino ancora ignoto.

Personalità

Scylla non è certo un timido fiorellino: il suo retaggio di xaeling, la sua storia familiare e la lunga militanza nel Sole Oscuro ne hanno fatto una guerriera temibile. L’unica persona che amava e rispettava davvero era sua padre e ormai l’ha perso da tempo. Ha un carattere impetuoso che ama la violenza e non disdegna gli spargimenti di sangue, ma soltanto finché sa di poter vincere, altrimenti preferisce sottrarsi alla lotta. Non è certo una persona votata al sacrificio e neppure leale, crede infatti che l’onore sia per i deboli e ammette apertamente che l’unica cosa che conta per lei è sopravvivere a qualunque costo. L’unico che sembra riuscire a far leva sul suo desiderio di riscatto è Peter, verso cui arriva a nutrire rispetto. Scylla resta comunque una creatura infida ed egoista che cerca il proprio posto nel mondo; non propende né per il bene né per il male, ma solo per se stessa.

Capacità e poteri

Le capacità di Scylla vanno ben oltre la sua abilità con la spada. Come radiante della Melma può produrre degli acidi altamente corrosivi, e da quando la Spada dai Sette Occhi le ha donato una Forma Nera evoluta può tramutarsi in un gigantesco rettile dalle ali piumate, dotato di una forza smisurata e in grado di volare. Quando è in Forma Nera può anche rigenerare le parti del corpo perse, come testimonia il fatto che dopo la battaglia di Corladan si è fatta ricrescere le gambe che le erano state staccate da un colpo di cannone. I suoi poteri come radiante però raggiungono la loro piena estensione soltanto quando è trasformata in demone.


Taccuino dell’autore

Quello che mi piace di Scylla è che non si tratta di una brava ragazza, ma non è nemmeno quel demonio che tutti pensano. In un mondo in cui ognuno sembra avere una causa per cui combattere, a Scylla interessa solo sopravvivere. Le scelte che fa sono per la sua convenienza e nient’altro, e i suoi crimini li ha commessi soprattutto per amore di suo padre. Sentivo la mancanza di un personaggio come lei, cinico, vile ed egoista, ma animato anche da un desiderio di riscatto, forse da un’aspirazione ad essere migliore, sempre che qualcuno le dimostri che ne vale la pena. State sicuri che la rivedremo!