Lerryt

Prima apparizione: Libro I – La Spada dai Sette Occhi
Razza: Cyborg
Età: sconosciuta (sembra avere tra i 25 e i 30 anni)
Provenienza:
Un luogo ancora sconosciuto chiamato “Mekanus”
Parentele e relazioni:
Lidia (amante)

“Sei la mia bambola.”

Storia: Il cyborg Lerryt compare per la prima volta a New Hope, sulla Terra, nell’anno 2029, quando assieme a Lidia e ad altri due cyborg non identificati si infiltra alla EnerFed Corporation con l’obbiettivo di scovare un sabotatore della loro stessa razza e impedire il verificarsi dell’incidente di attivazione del reattore Prometheus. In tale occasione irrompe nell’ufficio della sicurezza, dove ha uno scontro fisico con Peter (vedi Darkwing vol. 1 edizione Redux) durante il quale tenta di ucciderlo e ferisce due suoi colleghi. Nel corso di questo incontro Peter ha la netta sensazione che Lerryt lo identifichi dal suo tesserino e arriva a sospettare che il suo attacco, invece che parte di un’azione terroristica, fosse diretto espressamente contro la sua persona (vedi Darkwing vol. 2 edizione Redux). Comunque non ha occasione di chiedergli spiegazioni perché il Prometheus lo mette KO con una serie di impulsi EM, dopodiché il reattore esplode cancellando la EnerFed.

Le loro strade tornano a incrociarsi su Corown dopo diversi mesi, in seguito al fortuito incontro di Peter con Lidia nella città di Andorr. Lerryt, però, sembra non ricordarsi di lui, come se ogni informazione sul suo conto si fosse cancellata dalla sua memoria. Peter scopre in seguito che i due cyborg convivono da oltre due anni durante i quali si sono finti marito e moglie e hanno messo su un ristorante di pesce, La Vela.

All’insaputa di Lerryt, Lidia e Peter entrano in confidenza e parlano dell’incidente, tuttavia Lidia non riesce a fornire informazioni precise a Peter per via della sua amnesia. E’ convinta che Lerryt si ricordi qualcosa in più sulle loro origini e sui dettagli della loro missione, ma egli rifiuta di condividere queste informazioni con lei sostenendo che Corown ormai è casa loro e non devono cercare di tornare a Mekanus. La cyborg si dice inoltre sorpresa del fatto che Lerryt abbia cercato di assassinare Peter sulla Terra e sostiene di non conoscerne il motivo, forse aveva una missione secondaria di cui lei non era a conoscenza. Peter le offre di unirsi a lui ma Lidia scoppia a piangere confessandogli che Lerryt è impazzito in seguito ai danni subiti nell’incidente e ha sviluppato un’ossessione sadica e perversa nei suoi confronti. La loro vita quotidiana di facciata nasconde una realtà fatta di continue violenze e abusi, tuttavia Lidia non può lasciarlo perché lui la tiene sotto controllo grazie a un dispositivo di dolore che le ha installato a forza nella spina dorsale; inoltre ha paura che ci vadano di mezzo degli innocenti, perché il cyborg uccide senza pietà chiunque percepisca come una minaccia alla loro sicurezza e non esiterebbe un istante a far fuori anche lui. Resosi conto dell’incubo in cui vive la ragazza, Peter cerca di portarla via, ma viene sorpreso da Lerryt mentre si intrufola nella loro camera da letto e ovviamente ne nasce uno scontro tra i due che si rivelerà prolungato e brutale. Sia Peter che Lidia ne escono malconci, ma Peter riesce a tagliare in due l’androide separandolo dalla metà inferiore del suo corpo. La Spada dai Sette Occhi ha un effetto deleterio inaspettato sul suo corpo sintetico che perde la capacità di autoripararsi. Lerryt tuttavia si rigenera parzialmente, assumendo le sembianze di un mostruoso ibrido simile a un ragno. Peter, sperando di finirlo, lo attira a La Vela e ordina a Tom di dar fuoco alla locanda, ma vi rimane intrappolato dentro assieme a Lerryt che gli infligge una grave lesione all’addome. Nelle ultime fasi dello scontro Peter riesce miracolosamente a convincere Lerryt a mostrare un barlume di generosità che gli consente di portare in salvo Lidia prima del crollo. L’androide, invece, viene sepolto dalle macerie e si spegne definitivamente. Durante la notte Lidia torna alle rovine della locanda e disseppellisce il suo corpo, per poi disfarsene gettandolo nel lago di Andorr, dove tuttora riposa in stato inoperativo.

Personalità: Lerryt va molto fiero del suo corpo sintetico muscoloso e se ne vanta continuamente, ritenendolo perfetto in confronto a quello degli esseri umani, che per lui sono solo dei volgari sacchi di carne. Si comporta in modo educato con gli estranei, ma tra le mura domestiche è un vero mostro. La sua rete neurale danneggiata ha sviluppato una personalità sociopatica, spingendolo a continui eccessi violenti che sfoga puntualmente su Lidia. Inoltre è follemente geloso di lei e ha ripetutamente ucciso persone innocenti solo per intimidirla. In fondo però, anche se in modo perverso, ama davvero Lidia, e agisce così perché è terrorizzato all’idea di perderla; nella battaglia con Peter capisce finalmente che il suo comportamento ha distrutto ogni sentimento che in origine Lidia provava per lui e, come unico gesto di vero amore, sceglie di fare proprio la cosa più dolorosa: lasciarla andare.

Origini: Ci sono pochi indizi sulla reale provenienza di Lerryt e Lidia, uno di questi è emerso di recente quando Lidia si è ricordata che un uomo e una donna corowniani incontrati a Deras Lamantir, ovvero la prostituta Amara e il suo compagno Larson Tyrrel, sono stati (cioè presumibilmente lo saranno in futuro) utilizzati come donatori del materiale genetico con cui sono stati riformattati i loro corpi. Infatti prima di assumere la loro forma attuale i cyborg erano esseri interamente meccanici, e soltanto dopo questa procedura hanno assunto un aspetto umano. Lidia è convinta che Lerryt non avesse perso del tutto la memoria come lei e ricordasse molto di più sulle loro origini, ma ormai non è più possibile chiedergli spiegazioni.

Lerryt si prepara a ridefinire il significato dell’esclamazione: “Cielo, mio marito!”

Capacità e poteri: Se Lidia era il cecchino del gruppo, Lerryt era il guerriero; un androide da combattimento dotato di una forza mostruosa e di potenti armi offensive. La sua struttura interna, quasi completamente artificiale, è molto diversa da quella di Lidia; il suo sangue è composto da un polimero mutageno di colore viola, in grado di rigenerare i danni e plasmare a suo piacimento la sua forma fisica. Può trasformare le sue braccia in armi da fuoco o da punta e ha una coppia di jet incorporati nei piedi. E’ progettato in modo da poter reggere gli scontri più violenti; una combinazione di caratteristiche che lo rendono estremamente duro da uccidere. Il suo unico punto debole sembra essere il fuoco, e Peter sfrutta questa debolezza contro di lui.

Peter-vs-Lerryt


Taccuino dell’autore

Ah, Lerryt! Un androide da combattimento che unisce un fisico da far invidia a Schwarznegger al cervello di un Commodore 64, il tutto condito dalla simpatia di uno stupratore seriale con tendenze omicide. Complimenti a chi lo ha costruito.

Ho sempre avuto sentimenti contrastanti riguardo a Lerryt. E’ il cattivo su cui si regge buona parte del primo libro della serie, eppure si tratta di un personaggio che non ha mai riscosso grandi simpatie da parte dei lettori, probabilmente perché anch’io non l’ho mai amato troppo… del resto, è difficile provare simpatia per un pervertito violento, forse è proprio per questo che sentivo di non averlo sfruttato a fondo nell’edizione originale de La Spada dai Sette Occhi. Quando sono passato all’edizione Redux ho cercato di offrirgli maggior rilievo, collegandolo meglio a Peter e dandogli un ruolo più importante nel dipanare la sottotrama dei cyborg; ne ho approfittato inoltre per enfatizzare la sua natura di intelligenza artificiale difettosa che cerca di elaborare dei sentimenti che non è capace di gestire. Ritengo ne sia uscito fuori un personaggio più inquietante e credibile rispetto all’edizione Ute, anche se non si è mai elevato al livello degli altri villains, forse perché alcuni lo hanno percepito come un elemento estraneo nell’ambientazione fantasy del romanzo, forse per via della sua fine prematura. Tuttavia non escludo la possibilità di recuperarlo per una comparsata futura, magari in un DLC, e di certo non abbiamo visto la sua fine perché ci sono sempre le origini dei cyborg da svelare, dunque è sicuro che in un modo o nell’altro rispunterà fuori. Hang in there, Lerryt.

Il suo design è ispirato a Gaston di La Bella e la Bestia, somiglianza che si nota in particolare nel mento e nel fisico da culturista. Ora cantiamo tutti insieme: “GASTOOOOONNN…!!!”

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