Darkwing 3 – note di release

Ci sono molti pensieri che vorrei condividere con voi alla vigilia dell’uscita di questo libro, tanti che quasi non so da dove iniziare. Di solito in questi casi, uno se la cava tirando le somme.

La Freccia d’Oro rappresenta un punto di svolta, sotto ogni aspetto.

Darkwing - Libro I - La Spada dai Sette OcchiSono passati quattro anni dall’esordio di Darkwing, addirittura sei se consideriamo l’autoproduzione iniziale. In questo periodo il progetto è cresciuto e molte cose sono cambiate: tanti nuovi lettori si sono uniti a noi, e allo stesso tempo abbiamo scelto di staccarci progressivamente da Ute Libri e tornare al selfpublishing, per essere liberi di sviluppare il progetto in modo indipendente, verso una dimensione sempre più multimediale e ricca di nuove proposte.

Darkwing 3 è il prototipo di questo nuovo corso: un libro che non è soltanto un libro, ma un esperimento molto particolare nel panorama dell’editoria italiana, accompagnato da un nuovo albo a fumetti, DLC e gadget. Con questa uscita la serie torna ad essere creator-owned e compie il passo definitivo verso la trasformazione in un brand indipendente.

Darkwing 3 Cover WEBQuesto terzo capitolo ha avuto un livello di richiesta altissimo tra i nostri lettori. Per la prima volta ho sentito davvero delle aspettative pesare su di me come autore, ma soprattutto mi ha commosso la tenacia con cui ci avete chiesto di pubblicarlo. C’era chi aveva letto la versione autoprodotta del 2010 e lo ha aspettato pazientemente fin da allora; molti altri, entrati a far parte della nostra community più di recente, ci hanno lasciato tantissimi messaggi sui nostri profili social e ci hanno cercato alle fiere per sapere quando sarebbe uscito, chiedendo con insistenza di poter leggere il seguito della storia. Beh, eccolo qui! Posso solo augurarmi dal profondo del cuore che lo apprezziate quanto gli altri due, a partire dalla cover realizzata da Antonio De Luca, che secondo me si può solo definire dinamite pura (e non dimentichiamo l’illustrazione sul retro, opera della sempre bravissima Rita Micozzi!).

cover-darkwing3-lassedioVi voglio confessare che non è stato un libro facile da scrivere. Ha conosciuto molte fasi di incertezza e una falsa partenza, che mi ha costretto a cestinare una cinquantina di pagine tra incipit e appunti, per poi reimpostarlo da capo. Quello che terrete in mano è il risultato finale di quattro anni di lavoro, ed è separato da un gap di ben sette anni dalla conclusione della stesura del secondo volume, sette anni durante i quali non mi sono fermato agli apprezzamenti ricevuti dai primi due libri e ho studiato più a fondo regia e tecniche di scrittura per cercare di perfezionare il mio lavoro. Sappiate che La Freccia d’Oro non è un libro che prenderà per mano il lettore, conducendolo dal prologo all’epilogo in una tranquilla narrazione lineare. Ho scelto di affrontare questo capitolo dandogli una struttura più sperimentale. La storia viene narrata seguendo i filoni dei vari personaggi, e in ciascun filone si intrecciano spesso presente e passato, costruendo una narrazione incrociata sofisticata, fatta di rivelazioni e colpi di scena. Se volessi fare un paragone, direi senz’altro che Darkwing 3 è strutturato in modo simile a Watchmen. Costruire una narrazione di questo tipo è stata per me un’esperienza nuova ed eccitante; legarla perfino alla trama di un fumetto e di due ebook mantenendo una continuity coerente, una sfida vera e propria. Una cosa è sicura, tutti quelli che nei precedenti libri hanno sottolineato l’andamento un po’ episodico della trama stavolta si troveranno di fronte a qualcosa di diverso.

dw3lassedio-pg4Le differenze con gli altri libri, però, non si fermano alla struttura. Anche l’ambientazione scanzonata degli inizi è stata stravolta. Lo scoppio della guerra ha avuto ripercussioni drammatiche su tutti i protagonisti, e l’Euras stesso è diventato un luogo più oscuro e pericoloso. Vedremo un Peter ben diverso dal cavaliere un po’ improvvisato e ingenuo degli esordi… quello de La Freccia d’Oro è un personaggio abbandonato a se stesso, sconfortato e mentalmente instabile, sempre più schiacciato dal suo difficile ruolo di Guardiano della Spada dai Sette Occhi. Contemporaneamente vedremo molti personaggi finora rimasti sullo sfondo assumere maggiore importanza, e scopriremo come il rapporto con essi porterà il protagonista verso una dimensione meno personalistica.

Il segno distintivo di questo libro è certamente la crescita, la maturazione individuale e interpersonale raggiunta superando le difficoltà, che si manifesta non solo attraverso Peter ma in tutti i personaggi. Non c’è nulla che rappresenti più accuratamente le mie esperienze di vita negli ultimi anni. Se La Spada dai Sette Occhi esprimeva i miei valori umani e sociali e L’Armata degli Scheletri si addentrava nella mia concezione filosofica del rapporto tra la dimensione terrena e quella divina, La Freccia d’Oro è piuttosto il momento della rinascita personale, della ricostruzione della propria individualità dopo un grande tracollo attraverso la riscoperta del rapporto con gli altri – non a caso, per tutto il periodo in cui l’ho scritto ho sofferto di una profonda depressione, anche per questo c’è voluto più tempo del previsto per finirlo.

Sul fronte politico, è un libro che contiene forti riferimenti alla guerra con l’Isis. L’avanzata dell’integralismo religioso, che porta con sé la giustificazione per la violenza più barbara, la convinzione da entrambe le parti di combattere in nome di ideali giusti che possono rivelarsi anche distorti a seconda del punto di vista, e soprattutto l’egoismo dell’occidente che pretende di ignorare i problemi dei propri vicini scoprendo poi che questi problemi bussano alla sua porta (nella nostra realtà sono rifugiati e terroristi, nel libro i greylander che cadono preda delle promesse di Vonatar sperando di ottenere una vita migliore) sono tutte cose di cui ho voluto parlare, cercando di non essere pretenzioso ma semplicemente obbiettivo. Il filone terrestre, che affronta tematiche familiari e il problema della violenza sui minori, sarà più ridotto rispetto al secondo libro per motivi di spazio (la parte fantasy era molto grande) ma avrà comunque una sua importanza.

Comunque, non aspettatevi 560 pagine di sproloqui. Darkwing 3 è un libro pieno di azione, di metallo e di svolte di trama inaspettate, con una serie di battaglie di proporzioni epiche. Volevo realizzare qualcosa di ambizioso che facesse assaggiare l’acciaio ai miei lettori; se vi piacciono i combattimenti spettacolari, semplicemente non potete perderlo. E poi c’è un vecchio amico che vi aspetta… si è perfino rifatto la carrozzeria! ❤

mechateraskar

– RAAAAAAARRRRH!!! (trad.: “Vi aspetto per uno spuntino sulle pagine di Darkwing 3. Non dimenticate di condirvi bene.”)

Per finire, le anticipazioni di rito.
C’è già chi mi domanda… “E il quarto capitolo, quando arriverà?!”
Albion misericordioso, un po’ di pazienza! 😉 Non ho ancora iniziato a scriverlo e, considerati anche i miei impegni attuali, non credo che vedrà la luce prima di due o tre anni. Ma porteremo avanti tutta una serie di progetti di contorno per evitare pause troppo lunghe. Per ora, anticipo soltanto che nel prossimo capitolo l’azione si sposterà dal familiare teatro euriano verso le desolate terre di Greyven; vedremo la conclusione definitiva della guerra e del lungo arco narrativo iniziato col primo libro, dopodiché si aprirà un nuovo ciclo.

Ultima cosa, poi vi lascio in pace. Non mi stancherò mai di ripetere che grandissimo favore ci fate lasciando delle recensioni, sia per aiutarci a far conoscere il progetto, sia per comunicarci le vostre impressioni. Anche eventuali critiche sono ben accette, ogni commento ci aiuta a capire in che direzione muoverci in futuro. Grazie a chi vorrà seguirci in questa nuova avventura!
… Pardon volevo dire, Nekralegh ti ashar fedeli sudditi, ci vediamo nella Vera Vita. 😉

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